Il documento è del 1996 e vietava tutte le esplosioni nucleari. Putin: «Non credo che inizieremo presto nuovi test».
MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che revoca la ratifica della Russia del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari.
Il trattato del 1996 metteva al bando tutte le esplosioni nucleari, compresi i test dal vivo di armi nucleari. Era stato firmato da 187 Paesi e ratificato da 178 ma non era mai entrato in vigore perché alcuni Paesi chiave - tra cui Stati Uniti e Cina - non lo avevano mai ratificato.
«Attacco nucleare di ritorsione».
Secondo le agenzia stampa occidentali, la scorsa settimana si sono svolte in Russia esercitazioni con missili balistici. Test che il Ministro della Difesa Sergei Shoigu ha definito un'esercitazione per un attacco nucleare di ritorsione, un «massiccio attacco nucleare in risposta a un attacco atomico nemico». In altre parole una risposta all'America.
Nell'occasione, secondo quanto riportò allora l'agenzia Tass, al cosmodromo di Plesetsk sarebbe stato testato un missile balistico intercontinentale (Icbm) Yars. L'esercitazione era stata supervisionata da Putin in video conferenza da Mosca lo scorso 25 ottobre.
«Non credo che inizieremo presto nuovi test nucleari», è stato però il commento di Putin, relativamente alle esercitazioni di missili in grado di trasportare testate nucleari.
Ma intanto, per il 2024, il Presidente russo ha dato istruzioni per arruolare più soldati, come comunicato negli scorsi giorni dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.