Il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg è intervenuto oggi a Pristina in conferenza stampa.
PRISTINA - La Nato intende fare ogni sforzo per evitare che in Kosovo si ripetano i disordini e le violenze registratesi lo scorso maggio a Zvecan e il 24 settembre a Banjska. Lo ha detto oggi a Pristina il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, secondo il quale è importante individuare e punire i responsabili di tali violenze.
Parlando in conferenza stampa con la presidente kosovara Vjosa Osmani, Stoltenberg ha sottolineato che tali azioni sono inaccettabili, e che i responsabili devono essere assicurati alla giustizia.
A maggio i soldati della Kfor sono stati attaccati, e 93 di loro sono rimasti seriamente feriti, alcuni addirittura in pericolo di vita. Tali atti sono inaccettabili, e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia", ha detto Stoltenberg, secondo il quale gli ultimi gravi episodi di violenza sono il segnale che i conflitti potrebbero ritornare nei Balcani occidentali. «Per questo - ha osservato - abbiamo rafforzato la nostra presenza con mille soldati supplementari, l'aumento militare più rilevante dell'Alleanza nell'ultimo decennio. Abbiamo organizzato altre pattuglie nel nord, con l'obiettivo di garantire che la Kfor continui ad adempiere al proprio mandato conferitole dall'Onu. Faremo tutto ciò che è necessario per mantenere un ambiente sicuro e stabile, e garantire la libera circolazione per tutto le persone in Kosovo», ha affermato Stoltenberg. «Sicurezza, stabilità, libertà di movimento per tutti sono una priorità».
Il segretario generale ha poi osservato come in fatto di indagini, «la Nato non è l'organo competente, sui fatti di Banjska devono indagare la polizia kosovara, Eulex, e domani ne parlerò anche in Serbia. In ogni caso ci aspettiamo che i responsabili rispondano dinanzi ai giudici». Stoltenberg si è poi riferito al dialogo fra Belgrado e Pristina, sottolineando che entrambe le parti dovrebbero impegnarsi seriamente e in buona fede. E a tale riguardo ha detto di ritenere che l'ultima proposta sulla creazione della Comunità/Associazione delle municipalità a maggioranza serba sia valida e costituisca un passo fondamentale verso la normalizzazione dei rapporti tra le parti.
La presidente Osmani da parte sua, osservando come la visita di Stoltenberg avvenga in un momento molto delicato e impegnativo per la sicurezza in tutti i Balcani occidentali, ha espresso gratitudine per l'impegno dei militari Nato a favore della pace e della stabilità in Kosovo, per le quali non lavora invece la Serbia. «Kosovo e Nato sono da una parte, i terroristi dall'altra», ha detto Osmani con riferimento all'attacco armato del commando di paramilitari serbi alla polizia kosovara il 24 settembre scorso a Banjska. Stoltenberg ha in programma a Pristina un colloquio anche con il premier Albin Kurti, e farà visita al quartier generale Kfor, incontrando il comandante della Forza Nato Ozkan Ulutas.