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TAIWAN«Pechino affronti la realtà e rispetti l'esito delle elezioni»

14.01.24 - 08:27
Lo afferma in una nota il Ministero degli Affari esteri
Foto Imago
Fonte ATS
«Pechino affronti la realtà e rispetti l'esito delle elezioni»
Lo afferma in una nota il Ministero degli Affari esteri

TAIPEI - Taiwan ha sollecitato la Cina ad «affrontare la realtà» e a rispettare i risultati delle elezioni che sabato hanno visto William Lai, il candidato del Partito democratico progressista nonché attuale vicepresidente, vincere le elezioni presidenziali dell'isola.

Il ministero degli Affari Esteri, si legge in una nota, «invita le autorità di Pechino a rispettare i risultati elettorali, ad affrontare la realtà e a rinunciare ai piani di repressione di Taiwan affinché le interazioni positive tra le due sponde dello Stretto tornino sulla strada giusta».

Gli elettori di Taiwan hanno respinto i ripetuti appelli anche assertivi di tipo militare fatti da Pechino a non votare per Lai che, al contrario, ha vinto con un largo margine a dispetto dell'appello di "piantagrane" ricevuto dalle autorità comuniste con le accuse di essere un separatista.

Pechino, che rivendica Taiwan come parte "inalienabile" del suo territorio da riunificare anche con la forza, ha replicato, a esito elettorale acquisito, che la sua vittoria non cambierà «l'inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina».

Lai, nel discorso di ringraziamento, ha promesso di difendere l'isola dalle "intimidazioni" cinesi. Dopo una campagna segnata dalle pressioni diplomatiche di Pechino e dalle incursioni quasi quotidiane di aerei e navi da guerra, l'ex medico che ha studiato ad Harvard ha battuto il suo più temibile rivale Hou Yu-ih del Kuomintang (Kmt) con oltre 900'000 voti di scarto. Il Kmt, tradizionalmente con posizioni più vicine alla Repubblica popolare, ha impostato la campagna elettorale come una scelta tra «guerra e pace», sposando proprio la narrativa sul voto promossa da Pechino.

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COMMENTI
 

Aaahhh 10 mesi fa su tio
Chi decide se un popolo può rendersi autonomo? Vediamo… Gaza no, Taiwan si, Kossovo si, catalonia no, ah si giusto non è il popolo interessato che può decidere per il proprio destino. Ci sono molti tiranni in giro…

W.Bernasconi 10 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Esattamente!

Arcadia7494 10 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Tutte situazione uguali eh? Mamma che superficialità...

Aaahhh 10 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Alla base? Popoli che vogliono autodeterminarsi. Quindi: si. Oppure abbiamo popoli di serie a e di serie b? Sentiamo

Aaahhh 10 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Ah capisco forse dipende. Dipende se gli usa & alleati hanno un tornaconto

Vecchio60 10 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Esatto!

Arcadia7494 10 mesi fa su tio
Risposta a Aaahhh
Ripeto, mischi situazioni estremamente differenti tra loro: 1. Catalonia, regione in pace col resto della Spagna, dove non ci sono guerre, dove ha un ruolo importante , ma aspira all'indipendenza per motivi culturali ed economici, 2. Taiwan, popolo con economia avanzata, ottimo livello di democrazia, non vuole unificazione con uno tra i paesi meno democratici del mondo, che ha una popolazione mille volte più grande, che può " mangiarsi" Taiwan , 3. Kosovo, area poverissima, a netta maggioranza albanese, negli anni 90 vittima di pulizia etnica, spero basti, 4. Gaza, dove nessuno parla di indipendenza, ma di prendersi tutto il territorio d'Israele. Da queste semplici descrizioni dovresti capire che ci sono grandi differenze: che la Catalonia non ha certo necessità assoluta di indipendenza, che per la sicurezza "relativa" dei Balcani forse è stato meglio così, che per Taiwan l'indipendenza è vitale per mantenere diritti acquisiti dalla gente, che con la Cina padrona cadrebbero, mentre Gaza come ho scritto sopra vuole altro che l'indipendenza, ora poi è talmente complessa la situazione che chissà come va a finire...

Arcadia7494 10 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
*Catalogna

Suissefarmer 10 mesi fa su tio
strano che le elezioni siano non manomesse

Keope1963 10 mesi fa su tio
La tirannia pechinese fa fatica ad ingoiare il rospo di Taipei

W.Bernasconi 10 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Più che altro la pretesa di indipendenza dí Taiwan non è accettabile.. basta andare un po’ indietro per capire da dove è cominciata a nascere questa assurdità di indipendenza..

Vecchio60 10 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
La tirannia cinese come la chiami tu, se l’avesse voluto Taipei sarebbe già stata ingoiata da un pezzo. Come se la Russia avesse voluto tutta l’ucraina, già l’avrebbe presa. Ma leggendo i tuoi commenti, ed è da un po’ che ti leggo, tu sei talmente indottrinato , ma talmente indottrinato dalla galassia USA/EU che hai perso la facoltà di discernere. Magari quando vedi anche altre realtà e le comprendi , parliamo anche di Israele.
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