Il presidente uscente Joe Biden resta il gran favorito. Primi risultati nella notte.
WASHINGTON - Una vittoria così schiacciante e un'affluenza così alta da spazzare via ogni dubbio su chi sia l'unico candidato democratico alla Casa Bianca. È quello che cerca Joe Biden in South Carolina, alle prime consultazioni del suo partito.
Dopo il successo con il 64% in New Hampshire, dove non era neanche candidato poiché si trattava solo di primarie statali, il presidente è quasi sicuro di sconfiggere il deputato Dean Phillips e la scrittrice Marianne Williamson ma quello che conta è il margine di vittoria e l'affluenza in uno Stato che quattro anni fa ha contribuito alla vittoria di Biden alle presidenziali ed è stato ricompensato dal Democratic National Committee che lo ha preferito al "Granite State" per le prime consultazioni.
Nel 2020 per il "commander-in-chief" fu determinante il voto degli afroamericani - lo ha sostenuto il 64% della comunità - ed è a loro che egli si affida anche quest'anno per dimostrare che non solo può vincere la nomination ma anche la Casa Bianca. In un attacco più duro del solito al suo probabile rivale Donald Trump il presidente ha detto che il tycoon è distruttivo per gli Stati Uniti, «non è a favore di nulla, è contro tutto».
Parlando ai suoi sostenitori prima di partire per Los Angeles dove trascorrerà il weekend impegnato in una serie di eventi elettorali, ha inoltre insistito che «queste elezioni sono una missione, non possiamo perderle, per il bene del nostro paese».
Anche la vicepresidente Kamala Harris, tornata in South Carolina alla vigilia del volto per la terza volta quest'anno, ha avvertito che il tycoon «è una grave minaccia» alla «nostra democrazia e alle nostre libertà».
Per gli analisti, la missione di Harris nello Stato ha avuto il duplice obiettivo di riscaldare gli animi degli elettori e preparare il terreno alla prima donna vice presidente e di colore per le presidenziali del 2028. Sta di fatto che la numero due di Biden è molto amata in South Carolina ed è la sua carta migliore per conquistare il voto degli afroamericani e dei giovani.
Essendo primarie aperte il rischio per Biden è che sui circa 3,3 milioni di elettori registrati i democratici moderati possano votare per Nikki Haley alle consultazioni dei repubblicani del 24 febbraio e quindi non vadano al seggio.
Quanto ai suoi avversari interni, il presidente non ha molto da temere, dato che nel 2020 riuscì a sconfiggere personaggi del calibro di Bernie Sanders e Pete Buttigieg. Tuttavia il deputato del Minnesota Phillips ha ottenuto in New Hampshire un risultato superiore alle attese, il 21%, e non ha ancora intenzione di mollare.