Appoggiata dal partito sovranista Vmro-Dpmne, Gordana Siljanovska Davkova è nettamente in vantaggio. Il suo rivale ammette la sconfitta.
SKOPJE - La candidata conservatrice Gordana Siljanovska Davkova, appoggiata dal partito nazionalista e sovranista Vmro-Dpmne, all'opposizione, è data in largo vantaggio sul capo di stato uscente, il socialdemocratico Stevo Pendarovski, nel ballottaggio presidenziale di oggi in Macedonia del Nord.
Stando a quanto riferito dalla commissione elettorale dopo lo spoglio del 20% delle schede, a Siljanovska Davkova è andato il 61,98%, rispetto al 30,48% ottenuto da Pendarovski che in serata ha ammesso la sconfitta. «I risultati sono chiari. Mi congratulo con i vincitori e auguro loro un buon lavoro nei prossimi anni», ha detto l'ormai ex presidente. «La mia idea di una Macedonia europea e multietnica non ha ricevuto il sostegno della maggioranza dei cittadini».
Conservatori in avanti anche nelle parlamentari - Anche nelle parlamentari i conservatori del Vmro-Dpmne, all'opposizione, sono dati in vantaggio rispetto al partito socialdemocratico (Sdsm) al governo. Come ha riferito la commissione elettorale dopo lo spoglio di circa la metà degli oltre 3 mila seggi, il Vmro.Dpmne è al 36,98%, rispetto al 12,51% andato ai socialdemocratici.
Terza forza con il 19,37% il "Fronte europeo'" raccolto intorno al Dui, maggiore partito della comunità di etnia albanese (filogovernativo), seguito con il 16,40% da Vlen, altra formazione della minoranza albanese ma schierata all'opposizione. Levica (Sinistra) ottiene il 5,95%, la formazione Znam il 4,35%. Il sistema elettorale macedone non prevede una soglia di sbarramento per l'ingresso dei partiti nel parlamento, che conta 120 seggi.