Si punterà sempre molto sui media tradizionali, secondo gli esperti
ZURIGO - Il settore pubblicitario si aspetta un 2022 in crescita: lo rivela un sondaggio dell'associazione delle agenzie Leading Swiss Agencies (LSA) e di Utenti Svizzeri Pubblicità (USP), la federazione che rappresenta gli inserzionisti.
Questi ultimi prevedono per il 62% un aumento della spesa pubblicitaria nell'anno appena cominciato, informano i due organismi in un comunicato congiunto odierno. Da parte delle agenzie a scommettere su una progressione è il 45%, mentre solo il 10% si attende un calo. Il rilevamento è stato effettuato in ottobre e novembre, ma secondo LSA e USP il quadro generale nel frattempo non dovrebbe essere eccessivamente cambiato.
Il 38% degli inserzionisti punterà sui media tradizionali (televisione, stampa, manifesti, radio). Seguono la pubblicità digitale (17%), i siti web (11%), il marketing sociale (11%) e il marketing legato agli eventi (11%).