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SVIZZERARaiffeisen, 2022 «eccezionale» e utile a nove zeri

02.03.23 - 08:53
L'istituto bancario ha fatto segnare un'importante crescita nell'ultimo esercizio. L'utile netto ha toccato quota 1.1 miliardi di franchi
Tipress
Fonte ats
Raiffeisen, 2022 «eccezionale» e utile a nove zeri
L'istituto bancario ha fatto segnare un'importante crescita nell'ultimo esercizio. L'utile netto ha toccato quota 1.1 miliardi di franchi

SAN GALLO - Raiffeisen è cresciuta ulteriormente nel 2022, in un esercizio che la dirigenza non esita a definire eccezionale. I ricavi sono saliti (rispetto all'anno prima) del 4% a 3,4 miliardi di franchi, il risultato operativo è progredito del 7% a 1,3 miliardi, mentre l'utile netto si è attestato a 1,1 miliardi, con un incremento dell'11%.

«Raiffeisen prosegue sulla scia del successo degli ultimi anni», afferma il presidente della direzione Heinz Huber, citato in un comunicato odierno. La strategia è ben avviata e la società è oggi anche una banca d'investimento, si rallegra il 59enne con trascorsi in gioventù anche presso UBS e Credit Suisse.

L'azienda ha ulteriormente ampliato la sua posizione sul mercato elvetico. Oggi oltre il 40% della popolazione è cliente dell'istituto, una piccola o media impresa (PMI) su tre si affida al gruppo e un adulto su quattro è socio di una Banca Raiffeisen.

Passando ai dettagli, i crediti ipotecari - pilastro dell'attività del gruppo - hanno registrato un incremento del 4%, superando per la prima volta la soglia dei 200 miliardi di franchi (204 miliardi). Grazie a una politica creditizia definita «sempre prudente», la qualità del portafoglio ipotecario rimane elevata, assicura a questo proposito la società. La quota di mercato in tale campo è rimasta stabile a quasi il 18%.

I depositi della clientela sono aumentati di 3 miliardi a 205 miliardi. Nonostante un contesto considerato difficile la banca è riuscita a registrare un elevato afflusso di nuovi fondi netti, pari a 4 miliardi nei depositi di previdenza e d'investimento. La solida capitalizzazione rende inoltre l'istituto molto sicuro e stabile, assicurano i vertici.

Guardando al futuro, Raiffeisen non ravvisa un rischio acuto di recessione e prevede per la Svizzera una crescita del prodotto interno lordo (Pil) dell'1% nel 2023, in un contesto di inflazione relativamente moderata. Nel mercato delle abitazioni di proprietà viene pronosticata una dinamica leggermente più debole rispetto a quella degli anni passati. Se il rincaro non aumenterà in modo sorprendentemente forte, quest'anno i tassi d'interesse ipotecari dovrebbero salire solo di poco. Sui mercati dei capitali viene invece previsto un ulteriore anno impegnativo, caratterizzato da elevata volatilità. Per se stessa la banca si aspetta "un andamento degli affari solido".

Raiffeisen è organizzata in 220 banche giuridicamente indipendenti e con lo statuto di cooperative che fanno capo a Raiffeisen Svizzera - pure una cooperativa - che è alla guida strategica dell'intero gruppo. Alla fine di dicembre la banca aveva un totale di bilancio di 284 miliardi di franchi, 2,0 milioni di soci e 3,6 milioni di clienti, cosa che ne fa il terzo operatore sul mercato elvetico dopo UBS e Credit Suisse.

L'istituto trova le sue origini nell'opera di un sacerdote, Johann Traber, che nel 1899 a Bichelsee (TG) creò la prima cassa Raiffeisen elvetica, mettendo in pratica le idee di Friedrich Wilhelm Raiffeisen (1818-1888), un politico locale tedesco considerato all'origine del movimento cooperativistico in Germania. Oggi in Svizzera Raiffeisen è una realtà con 803 succursali e un organico che comprende 11'650 dipendenti, per 9900 posti di lavoro a tempo pieno.

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