Gli utili sono saliti del 18%
ZURIGO - Il rapido aumento dei tassi di interesse registrato lo scorso anno ha fatto lievitare i profitti delle banche europee, in particolare in Svizzera: i ricavi degli istituti considerati - in undici paesi - sono saliti in media dell'8%, mentre gli utili operativi hanno beneficiato di un balzo del 18%, stando a uno studio pubblicato ieri a Monaco di Baviera dalla società di consulenza Strategy&.
Come nell'anno precedente, anche nel 2022 a guadagnare di più sono state le banche svizzere, con un profitto di 426 euro per cliente (412 franchi al cambio attuale). Gli autori della ricerca hanno anche tracciato un confronto con analoghe società di Stati Uniti e Australia: emerge che gli istituti europei sono cresciuti più velocemente e hanno ottenuto in media guadagni più elevati per cliente. Il dato viene considerato interessante, visto che negli anni successivi alla crisi finanziaria internazionale del 2008 le aziende statunitensi del ramo erano considerate più competitive a livello internazionale.
«Le condizioni generali per le banche retail europee sono più favorevoli di quanto non lo siano state per molto tempo», afferma l'autore dello studio Andreas Pratz, citato in un comunicato. Secondo Strategy&, oltre all'aumento dei tassi di interesse anche i programmi di riduzione dei costi degli ultimi anni hanno avuto un effetto: l'80% delle banche europee ha aumentato i propri profitti negli ultimi sei anni trasformando i propri modelli commerciali e operativi. Concretamente si parla essenzialmente di un'ondata di chiusure di filiali accompagnata dall'espansione dell'online banking.
Tuttavia i ricercatori mettono in guardia i banchieri europei dal dormire sugli allori: per gran parte delle società le cose vanno bene, ma questo non deve oscurare il fatto che nel settore si stanno posizionando molti nuovi fornitori di prestazioni, ad esempio nel segmento fintech, quello delle tecnologie finanziarie.