A gennaio Berna ha ripreso il dodicesimo pacchetto, che include il divieto di commercio di diamanti, ferro e il gas di petrolio liquefatti
BERNA - La Svizzera ha risposto prontamente alle sanzioni internazionali imposte alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio 2022. I principali leader russi sono stati sanzionati finanziariamente quasi immediatamente dopo il divieto imposto dall'UE.
Le misure
Il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin e il ministro degli esteri Sergei Lavrov sono stati tra i primi a essere inseriti nella lista nera. Inoltre, a cinque oligarchi russi è stato vietato l'ingresso in Svizzera.
La Confederazione si è anche unita all'esclusione della Russia dalla rete bancaria internazionale Swift. Lo spazio aereo elvetico è stato chiuso ai voli provenienti dalla Russia e agli aerei registrati in quel paese. Sono inoltre stati vietati tutti gli scambi economici con le regioni ucraine filorusse di Donetsk e Luhansk, divieto già applicato alla Crimea e a Sebastopoli.
Nel marzo 2022, il Consiglio federale ha ripreso tutte le sanzioni finanziarie imposte dall'UE contro la Russia, oltre a vari divieti di esportazione. Vietate anche le consegne di beni a doppio uso civile e militare alla Russia.
Non è più possibile esportare in Russia beni per l'industria energetica, spaziale, aeronautica e per la raffinazione del petrolio. Sono vietate le partecipazioni in società energetiche russe, come anche le importazioni di acciaio e prodotti correlati e la fornitura di beni di lusso alla Russia.
Legno e vodka
Ad aprile, il Consiglio federale ha adottato il quinto pacchetto di sanzioni dell'UE, imponendo il divieto di importazione di carbone e di altri beni come il legno e la vodka. Bandite anche le esportazioni di cherosene.
L'elenco delle sanzioni ha continuato ad allungarsi, con un divieto particolare sul petrolio russo. Alla fine di aprile 2022 sono pure stati bloccati in Svizzera beni russi per un valore di 7,5 miliardi di franchi.
Nuove sanzioni contro la Russia sono state adottate nel febbraio 2023 e nel giugno 2023, con l'undicesimo pacchetto, che questa volta colpisce membri delle forze armate russe, rappresentanti dei media statali e numerose società e organizzazioni. È previsto anche il divieto di acquistare oro dalla Russia.
Nell'agosto 2023, la Svizzera ha rafforzato le sanzioni contro la Bielorussia, uno dei principali alleati di Mosca, per impedire alla Russia di aggirare i divieti di importazione passando per Minsk. A settembre è stato inoltre deciso di inasprire le misure contro l'industria iraniana dei droni.
A fine gennaio 2024 è arrivato il dodicesimo pacchetto di sanzioni dell'UE, pure ripreso dalla Confederazione, che include il divieto di commercio di diamanti, ferro e il gas di petrolio liquefatti.