L'attrice britannica ha condiviso su Instagram un lungo post dopo la condanna di Harvey Weinstein
NEW YORK - La sentenza esemplare decisa ieri nei confronti di Harvey Weinstein - condannato a una pena di 23 anni da scontare in carcere nello Stato di New York - è stata accolta dalle sue numerose accusatrici come una grande liberazione. Fra di loro c'è anche Kate Beckinsale, che ha affidato ai social network il suo pensiero.
«Sapere che resterà in prigione per 23 anni è un grande sollievo per me è per tutte le donne che ha molestato e violentato, e spero che questo sia un deterrente per questo genere di comportamenti in questo come in ogni altro settore», ha scritto l'attrice su Instagram, condividendo alcuni scatti della prima di Serendipity.
Era il 5 ottobre del 2001, poche settimane dopo la tragedia delle torri gemelle, e proprio all'indomani di quella serata l'attrice britannica conobbe il lato oscuro dell'ex produttore. «Mi invitò da lui, dicendo di portare anche mia figlia, che aveva poco meno di due anni, per giocare con la sua. Una volta arrivate, chiamò la babysitter, la mandò con le bimbe nell'altra stanza. Feci per andare con loro, ma lui mi disse "No, tu aspetta qui"» e iniziò così la sceneggiata.
«Chiuse la porta e iniziò a urlare. "Tu, stupida puttana, hai rovinato la mia prima. Se organizzo il tappeto rosso, tu ti infili un bell'abito attillato e fai vedere il culo e le tette, non te ne vai in giro come una lesbica"», racconta l'attrice rivelando che in quel momento scoppiò in lacrime, cercando di spiegare che tutto il cast riteneva inopportuna quella serata.
«Harvey la città va ancora a fuoco, ci sono persone che stanno cercando i propri familiari. Celebrare la prima era inadatto, come lo era andarsene in giro vestita come se fosse un addio al celibato». Parole che però si schiantarono contro un muro. E per le quali l'attrice dice di essere stata «punita per anni».