Interrogatorio fiume per il tennista serbo, che deve fornire le sue spiegazioni in merito all'esenzione medica
Sono ore concitate...
MELBOURNE - È sempre più incerta la situazione riguardante Novak Djokovic. Se il numero 1 al mondo pensava di atterrare e nello stretto giro di poche ore raggiungere i campi da tennis si è dovuto ricredere. Sì perché il serbo - nel momento in cui scriviamo - è sempre bloccato in una stanza dell’aeroporto di Melbourne. Senza certezze e con la "paura" di essere respinto...
I funzionari addetti ai controlli in aeroporto stanno valutando attentamente i documenti inerenti la richiesta di esenzione medica. Secondo una fonte del quotidiano The Age, più l’interrogatorio va avanti e meno possibilità ci sono che a Nole venga concesso l'accesso alla terra dei canguri.
7news.com riporta le dichiarazioni di Sdrjan Djokovic, il papà di Novak: «Non ho idea di cosa stia succedendo. Stanno tenendo mio figlio prigioniero da cinque ore. Se non lo rilasciano entro poco tempo, ci raduneremo per strada, questa è una lotta per tutti».
Secondo i media serbi la decisione definitiva dovrebbe cadere fra circa due ore.