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TENNISDjokovic resta in Australia (almeno per il momento)

14.01.22 - 12:02
Nole e il suo team fanno appello contro l'espulsione e sono arrabbiati per la lentezza con cui il governo avrebbe agito.
keystone-sda.ch / STF (Mark Baker)
Djokovic resta in Australia (almeno per il momento)
Nole e il suo team fanno appello contro l'espulsione e sono arrabbiati per la lentezza con cui il governo avrebbe agito.
Nella giornata di domani il 34enne sarà ascoltato dai funzionari dell’immigrazione. La sentenza attesa per la mattinata di domenica (australiana).
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MELBOURNE - Novak Djokovic non lascerà l'Australia. Almeno nell'immediato. Nel corso dell'udienza davanti al giudice Anthony Kelly, gli avvocati del serbo hanno annunciato che andranno fino in fondo per tentare di salvare la partecipazione al torneo tennistico del loro assistito. 

Dal canto suo la corte ha spiegato che i funzionari dell'immigrazione desiderano sentire direttamente Djokovic nella giornata di sabato. Il clan del serbo sta lavorando alacremente per avere un'udienza finale il più in fretta possibile: «Ogni minuto che abbiamo, prima che il torneo inizi, è estremamente prezioso», le parole del legale Nick Wood.

Quest'ultimo - che ha spiegato come Nole attualmente non si trovi in detenzione, ma che lo sarà domani dopo l'interrogatorio - ha manifestato tutta la sua rabbia per la lentezza con la quale avrebbe agito il ministro dell'immigrazione Alex Hawke, aspettando a comunicare la decisione fino al venerdì sera. Inoltre sempre Wood ritiene che il ministro abbia preso questa decisione sulla base del fatto che l'eventuale presenza di Djokovic nella terra dei canguri susciterebbe sentimenti contro le vaccinazioni, dando più "credito" a coloro che non desiderano sottoporsi all'inoculazione.  

Ad ogni modo il numero 1 al mondo non sarà espulso fino alla sentenza definitiva, che dovrebbe cadere nella mattinata australiana di domenica. 

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