Craig Tiley: «Novak Djokovic non ci farà causa»
Si giocano gli Australian Open, si parla di… Nole Djokovic
MELBOURNE - Manca, ma pur senza scendere in campo è sempre al centro dei discorsi australiani. Rispedito a casa perché, come invece imposto dalle leggi, non in “possesso” di un ciclo vaccinale completo, in Australia Novak Djokovic è comunque sempre protagonista. Nelle parole degli altri.
Mentre lui, per “staccare”, ha fatto visita a un monastero in Montenegro, in molti a Melbourne hanno continuato a cercare risposte. Sul futuro, piuttosto che sull’ormai deciso presente. Il serbo tornerà a essere protagonista nell’isola-continente? Secondo Craig Tiley, presidente di Tennis Australia, problemi non ce ne saranno, nonostante l’espulsione dovrebbe portare a un divieto di ingresso nel Paese per tre anni.
«È il giocatore più forte del mondo e ama il nostro torneo, credo che l’anno prossimo giocherà - ha specificato il dirigente, facendo intendere come esista la possibilità di aggirare la regola relativa al bando triennale - Quel che posso assicurare è, invece, che Novak non ha intenzione di farci causa (come invece ipotizzato dalla Abc, ndr)».