Il ciclista olandese - ritiratosi dalla gara in linea dopo 30 km - è stato fermato dalla Polizia per un alterco in hotel
«Volevo andare a letto presto la scorsa notte, ma c'erano molti ragazzini nel corridoio che continuavano a bussare alla mia porta. Dopo un po' mi sono stancato e ho detto loro, in modo non molto comprensivo, di smetterla».
WOLLONGONG - Dalla possibilità di lottare per l'oro iridato all'arresto il passo è stato brevissimo per Mathieu Van der Poel, che ha vissuto (e sta vivendo tuttora) dei momenti molto complicati.
Nelle scorse ore il ciclista olandese è stato fermato per un alterco in un hotel per il quale "un uomo di 27 anni è accusato di aggressione nei confronti di due ragazzine di 13 e 14 anni", riferisce la polizia. Van der Poel le avrebbe spinte, facendone cadere una a terra e ferendo leggermente l'altra al gomito.
Il corridore è andato su tutte le furie per il tanto rumore che c'era in albergo, proprio nella notte che precedeva la gara più importante del Mondiale di Wollongong. «Volevo andare a letto presto la scorsa notte, ma c'erano molti ragazzini nel corridoio che continuavano a bussare alla mia porta. Dopo un po' mi sono stancato e ho detto loro, in modo non molto comprensivo, di smetterla».
In seguito all'arresto Van der Poel ha pagato la cauzione per presentarsi in extremis alla gara, ma dopo una trentina di chilometri si è arreso: «Non ho potuto fare ritorno nella mia stanza fino alle quattro del mattino. Non certo l'ideale. È un disastro, ma non posso farci nulla. Sto cercando di uscirne al meglio».
Van der Poel dovrà comparire in Tribunale martedì, dove cercherà di lasciarsi alle spalle questa triste vicenda.