Polemiche a Melbourne per un video che immortala il padre di Novak Djokovic in posa con alcuni tifosi russi con magliette pro-Putin
«Che vergogna», ha dichiarato l'ambasciatore dell'Ucraina a Canberra.
MELBOURNE - Shock agli Australian Open. Il protagonista? Srdjan Djokovic, padre di Nole. L'uomo - non nuovo a comportamenti inappropriati (per usare un eufemismo) - è stato immortalato in un video in posa accanto a un gruppo di tifosi che sventolavano bandiere russe, tra le quali una con il volto di Vladimir Putin. Rivelato dai media australiani l'episodio è avvenuto al termine del quarto di finale del torneo, nel quale l'ex numero 1 ha sconfitto Rublev. Secondo quanto confermato da "The Age" e "The Sydney Morning Herald", anche il padre di Nole si è unito al coro "lunga vita ai russi".
Un comportamento che ha inevitabilmente scatenato una miriade di reazioni. «Che vergogna», ha dichiarato l'ambasciatore dell'Ucraina a Canberra. L'accaduto ha obbligato anche Tennis Australia a intervenire con un comunicato: «Un gruppo di persone che ha mostrato bandiere e simboli inappropriati minacciando gli addetti alla sicurezza è stato sgomberato nella serata di mercoledì. Ai giocatori e agli staff si ricorda la politica dell’evento in merito a bandiere e simboli che possano potenzialmente creare disturbo. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con la sicurezza dell’evento e le forze dell’ordine».
Insomma, la famiglia Djokovic - in un modo o nell'altro - nella terra dei canguri riesce sempre a far parlare di sé. E purtroppo non soltanto per le vittorie di Nole...