«Due settimane di merda, c’ho voglia di parlare?»
Quando vince tutto bene, se però perde: Lara Gut-Behrami e quel vizietto…
COURCHEVEL / MÉRIBEL - Quarta nel gigante dopo aver già deluso in superG e discesa. Quarta per appena 0”09 nel giorno della vittoria di Mikaela Shiffrin: Lara Gut-Behrami ha chiuso i Mondiali di Courchevel e Méribel ingoiando l’ennesimo boccone amaro. Lei che alla rassegna iridata francese era arrivata in ottima forma, lei che era indicata da molti come una delle possibili regine, ha invece vissuto giorni complicati. Non è stata fortunata, certo; a differenza di molte altre occasioni passate non è però riuscita a esaltarsi nelle difficoltà. Le sono mancate brillantezza e un pizzico di spavalderia e così è stata costretta ad assistere alla premiazione di compagne e rivali.
E questo, per un animale da competizione, è stato difficilissimo da accettare. Una prova di ciò sono state le parole, inopportune, rubatele alla fine dell’ultima gara completata. La 31enne ticinese non ha rilasciato dichiarazioni ma un microfono “aperto” della rsi l’ha tradita.
«Ho sciato bene ma non ero molto veloce o ho sciato bene ma non è bastato - ha provato a spiegare l’atleta di Comano - Due settimane di merda, che ne so adesso, c’ho voglia di parlare?».
Alla domanda “Non hai voglia di parlare?”, la Gut ha poi risposto: «Eh beh, direi. Per spiegare cosa? Che c**zo ne so».
Di tutt’altro tenore sono invece state le dichiarazioni delle campionesse che sul podio del gigante sono salite. L’imperfetta Mikaela Shiffrin, scesa con il freno a mano tirato nella seconda manche, si è per esempio detta ovviamente felice e… sorpresa per un oro del quale a un certo punto non si è più sentita sicura. «È incredibile - ha raccontato il fenomeno a stelle e strisce - dodici centesimi di secondo sono veramente un piccolo margine. Alla fine ho solo chiuso gli occhi e pensato “scia più veloce”. Non so cosa o come o fatto, ma solo che ci sono riuscita».
«Ero carica mentalmente - ha invece graffiato l'italiana Federica Brignone, capace di volare fino all'argento - ho raschiato il fondo del barile e raccolto tutte le energie che mi erano rimaste anche perché in tanti erano venuti a vedermi e non volevo deluderli come fatto nel superG. Sono contenta di aver dimostrato di poter sciare in questo modo in gigante. L’oro vicinissimo? Tornare sul podio dopo dodici anni rende felicissima».