Il mancino di Manacor ha lottato con tutte le sue forze, ma contro questo Zverev non è bastato
Rafa, autentico guerriero, si è preso la meritatissima standing ovation del pubblico. Il tedesco vola ai 1/32 in tre set.
PARIGI - Ha venduto cara la pelle come ha sempre fatto nel corso della sua lunghissima e straordinaria carriera, ma infine ha dovuto alzare bandiera bianca (tra la standing ovation del pubblico).
Rafa Nadal, opposto ad Alexander Zverev in un primo turno tostissimo, deve già salutare l’amata terra rossa di Parigi, dove ha scritto pagine memorabili della storia del tennis (14 trionfi tra il 2005 e il 2022).
Il mancino di Manacor, che lunedì prossimo compirà 38 anni, lo ha fatto dopo oltre 3 ore di intensa battaglia e col punteggio di 6-3, 7-6(5), 6-3.
Resta il rimpianto per lo sviluppo del secondo set, dove Rafa conduceva 5-3 prima di subire il ritorno del forte rivale, attuale numero 4 al mondo che ha poi fatto la differenza al tie-break.
Anche con le spalle al muro Nadal non comunque ha mollato e, da autentico guerriero, ha lottato anche nel terzo set facendo emozionare tutti gli appassionati. Avanti 2-0 è stato raggiunto sul 2-2, prima di incassare il break di fatto decisivo. Volato sul 5-3 il 27enne tedesco ha poi azzannato e chiuso definitivamente i conti.
Per Rafa, salvo sorprese (che in fondo ci auguriamo), dovrebbe essere stato l’ultimo ballo al suo Roland Garros. Come spiegato dal fuoriclasse di Manacor ci sono «grandi percentuali che sia stata la sua ultima presenza in questo torneo - per le Olimpiadi è un altro discorso - ma non si può ancora dire al 100%».