Alexander Zverev dovrà pagare 200'000 euro di multa, ma il processo per violenza domestica in cui era coinvolto si è concluso amichevolmente
Il teutonico era stato denunciato dalla sua ex fidanzata Brenda Patea ed era finito sotto processo nel 2020. Secondo la legge tedesca il 27enne è innocente.
PARIGI - Nella giornata di ieri - venerdì 7 giugno - Alexander Zverev (Atp 4) ha staccato il pass per la finale del Roland Garros, in virtù del successo maturato sul norvegese Casper Ruud (Atp 7) con il punteggio di 2-6, 6-2, 6-4, 6-2. L'ultimo scoglio sarà rappresentato da Carlos Alcaraz (Atp 3).
Al termine del match valido per il penultimo atto dello slam transalpino, il tennista tedesco è stato interpellato sul processo per violenza domestica che l'ha visto coinvolto per diversi anni e che si è concluso con un accordo amichevole. Il tedesco ha infatti acconsentito all'archiviazione del procedimento e dovrà pagare 200'000 euro di multa. In cambio di questo pagamento il tribunale di Berlino ha chiuso il procedimento e secondo la legge tedesca Zverev è quindi innocente. Ricordiamo che il 27enne era stato accusato nel mese di maggio del 2020 dalla ex fidanzata - Brenda Patea - di averla afferrata per il collo con entrambe le mani e di averla poi sbattuta a un muro con violenza, rimediando poi una condanna a pagare un’ammenda iniziale pari a 450mila euro. «Sono felice che sia finita, non ho nient'altro da dire», sono state le sue parole in conferenza stampa. «Questo processo è durato quattro anni, per cui sono contento che sia finita. L'abbandono della procedura equivale all'innocenza, perché la giustizia non abbandona una procedura se si è effettivamente colpevoli. Ma ora basta, cambiamo il soggetto della discussione. Non voglio mai più sentire domande al riguardo».