Caduti al Letzigrund, i bianconeri dovranno ora affrontare Basilea, Young Boys e San Gallo.
Sion, Xamax e Thun sono ancora a distanza di sicurezza.
LUGANO - Rammarico. Non rabbia. E nemmeno vera preoccupazione. Pur senza “produrre” musi davvero lunghi, la sconfitta subita al Letzigrund ha lasciato il Lugano con l’amaro in bocca e con la sensazione di aver sprecato un’occasione grossa e ghiottissima. I bianconeri sanno di aver ottenuto tanto nelle primissime uscite di quest’ultima parte di stagione; sanno in ogni caso pure che fare risultato a Zurigo sarebbe stato fondamentale.
Per i soliti motivi. Per il tanto citato morale per esempio, come anche e soprattutto per la classifica. Ingrassando ancora la graduatoria, magari con quei tre punti che sono a lungo parsi alla portata, Sabbatini e soci si sarebbero infatti garantiti un comodissimo finale di corsa. Anche un pari sarebbe a ogni modo stato prezioso: avrebbe fermato i biancoblù e fatto scivolare ancor più lontani Sion, Xamax e Thun, ovvero gli avversari da non perdere d’occhio da qui ad agosto.
Il rammarico provato è tuttavia grande - e comprensibile - soprattutto perché Maric e soci sanno che quella di Zurigo era l’ultima gara “abbordabile” prima di un filotto terribile. Nelle prossime due settimane il Lugano giocherà infatti contro il Basilea, a Berna contro lo Young Boys, contro il San Gallo e a Lucerna. Match terribili prima della doppia sfida salvezza di metà luglio contro il Thun e a Sion.
E affrontare tale tour de force con tutti i jolly ancora in mano non sarebbe stato male. Uno invece è già stato sprecato.