Simone Rapp affila gli artigli per lo spareggio: «Inutile piangersi addosso: dobbiamo dimostrare di essere più forti».
Il Thun, dopo un'andata horror (9 punti) e una grande rimonta, è arrivato vicinissimo alla salvezza diretta. I bernesi hanno chiuso a -1 dal Sion e ora si giocheranno il barrage col Vaduz: «Stiamo bene, non ci arriviamo sotto un treno».
THUN - Alla fine sarà spareggio. In casa Thun, dopo una lunga e pazza rincorsa, la salvezza “diretta” è stata solo sfiorata. Non sono bastati 29 punti nel girone di ritorno, non è bastato - anzi è costato caro - il pareggio colto sotto la pioggia battente del Letzigrund nell’ultima giornata (3-3). Il mezzo passo falso è infatti stato prontamente sfruttato dal Sion, che vincendo a Ginevra ha scavalcato i bernesi e tirato un sospiro di sollievo.
«Nel nostro stato d’animo c’è un po’ di delusione, ma solo alcuni mesi fa nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul Thun al barrage», interviene il 27enne Simone Rapp, attaccante ticinese in forza al Thun. «Ricordiamoci che a Natale ci davano tutti per spacciati e condannati alla Challenge. Da una parte è già buono aver evitato la retrocessione. Dall’altra sappiamo di essere arrivati talmente vicini alla salvezza diretta, che resta l’amaro in bocca. Avremmo potuto evitare anche lo spareggio».
Dopo un’andata “horror”, sarebbe stato un colpaccio.
«Nove punti. Questo è quanto avevamo raccolto. Un disastro. Partire da così lontano era complicatissimo. Però come detto… aver giocato così bene la seconda parte di stagione - spezzata pure dal Covid - lascia un po’ di rammarico. Alla vigilia dell’ultimo match avevamo il destino nelle nostre mani, ma non siamo riusciti a completare l’opera. Ci è mancato l’ultimo passo e la vittoria del Sion a Ginevra ha fatto il resto. Adesso abbiamo una settimana in più di campionato e la colpa è solo nostra».
Allo spareggio arrivate comunque in fiducia.
«Ci arriviamo dopo una serie di 7 risultati utili consecutivi. È da un po’ che non perdiamo e di fondo stiamo bene. Anche a Zurigo, sotto 3-0, abbiamo reagito e questo è importante. Non ci arriviamo sotto un treno. Fa male doverlo giocare, ma è un male "passeggero". Ora andiamo a Vaduz e ci andiamo per vincere».
Venerdì ci sarà il primo round, mentre il ritorno è in agenda lunedì alla Stockhorn Arena.
«La missione è chiara. Dobbiamo dimostrare una volta di più di fare parte della Super League. Nel girone di ritorno lo abbiamo fatto e la classifica delle ultime 18 gare ci vedrebbe al terzo posto. Adesso bisogna dimostrare carattere e attributi per una settimana in più. È inutile piangere sul latte versato. Ci sono i giocatori e ci sono i mezzi. Sta a noi dimostrare sul campo di essere più forti».
Nel frattempo il Losanna - proprietario del tuo cartellino - è già promosso in Super League.
«Sinceramente non so le intenzioni del Losanna. Io ora sono del Thun e lo sarò sino a fine stagione. Qui gioco e qui voglio salvarmi dando il mio contributo. Sono un attaccante e so che bisogna segnare. Il resto si vedrà».