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Maguire dopo l'arresto: «La verità verrà fuori» Il capitano del Manchester ha raccontato la sua versione dei fatti dopo che negli scorsi giorni era stato arrestato
MANCHESTER - Prima la rissa nel corso della sua vacanza a Mykonos, poi il panico e la paura di morire. È quanto accaduto ad Harry Maguire, al quale è stata affibbiata una pena di 21 mesi e 10 giorni di reclusione sospesa con la condizionale per i prossimi 36 mesi. Il capitano del Manchester United è stato ritenuto colpevole dalla polizia greca di condotta violenta, tentata corruzione e insulti. Ma lui non ci sta...
«Ho temuto per la mia vita. So come sono andate le cose - le sue parole alla BBC - Non sento di dovermi scusare con nessuno, le scuse si fanno quando hai fatto qualcosa di sbagliato».
Secondo la ricostruzione fornita da Maguire, il taxi che lo avrebbe dovuto accompagnare in ospedale per curare la sorella Daisy ("narcotizzata" da una banda di albanesi) si sarebbe invece diretto immediatamente in polizia dove poi è scattata la rissa.
«Ovviamente la situazione ha reso le cose difficili per uno dei club più grandi del mondo, quindi mi dispiace aver messo in mezzo i tifosi e la società, ma non ho fatto nulla di sbagliato. Mi hanno picchiato molto sulle gambe, ero in preda al panico. Io so cosa è successo quella notte, so la verità».
