La Svizzera di Petkovic è attesa dagli impegni ravvicinati contro Croazia, Spagna e Germania. La parola al selezionatore
LUGANO - Uscita con un punto dagli impegni in Nations League contro Ucraina (2-1) e Germania (1-1), la Svizzera di Vlado Petkovic ha ora di fronte a sé un mese di ottobre da mettere i brividi. Prima i vice campioni del mondo della Croazia, da affrontare in amichevole la prossima settimana (7 ottobre), poi Spagna e Germania in due trasferte difficilissime (10 e 13 ottobre).
Grandi stimoli, tanta adrenalina e massimo rispetto per gli avversari, in quelle che saranno anche tre ottime occasioni per progredire. «Sicuramente, per anni abbiamo aspettato gare di questo genere, ora ne giocheremo tante in poco tempo - spiega Vlado Petkovic ai microfoni del "Marghe&Chiello Show" su Radio Ticino - Saranno occasioni per crescere e verificare la nostra forma, in modo da avvicinarci nella maniera giusta e con serenità anche ai prossimi Europei».
Petkovic è al suo sesto anno alla guida della Nazionale Svizzera. La rosa è sempre più giovane e completa. «Le nuove generazioni lavorano duro e sono sempre più “pronte” a livello fisico. Si può giocare un calcio aggressivo ed efficace, cercando di vincere contro ogni avversario. L’importante è che chi arriva in gruppo lo fa con voglia e piacere: è così e lo si vede anche in campo, poi diventa facile lavorare».
In questi mesi lo sport è gradualmente ripartito, ma - causa Covid - gli stadi erano praticamente vuoti. Un vantaggio per comunicare con i giocatori? «Innanzitutto direi che è stato molto strano… l’ambiente senza tifosi non è lo stesso. Forse per la comunicazione è stato un po’ più semplice, ma mi auguro che da ottobre, se possibile, ci siano delle riaperture al pubblico anche a livello internazionale».