Contro l’Irlanda del Nord la Svizzera si può accontentare solo di una… vittoria
Nazionale: obbligo vittoria per non essere costretta a un’impresa romana.
GINEVRA - Vincere. Contro Irlanda del Nord (domani sera, ore 20.45) e Lituania (martedì) la Svizzera non ha alternative.
Non è il momento del bel gioco o dei test, è il momento - se davvero si vuole avere la possibilità di mettere le mani su un biglietto di prima classe per il Mondiale del Qatar - di fare risultato.
La situazione della Nazionale è estremamente difficile, inutile girarci attorno. Il pari di settembre a Belfast ha infatti reso quasi irrisolvibile il rebus proposto da un girone scorbutico, nel quale l’Italia - l’unico avversario di valore presente - con i suoi sei punti (e due partite) in più rischia di spedirci al purgatorio di playoff scomodi. Playoff, avete capito bene: non spareggi “andata e ritorno” nei quali, con un sorteggio fortunato, la qualificazione sarebbe a portata di mano, bensì semifinali e finale in gara unica. Più avversarie più pericoli, insomma.
Per evitare un’ipotesi alquanto indigesta e arrivare a giocarsi il tutto tra un mese, l’imperfetta truppa di Murat Yakin - pesano le assenze di Xhaka e Seferovic - deve però, appunto, fare un sol boccone delle selezioni britannica e baltica. Il tutto sommergendole sotto una valanga di gol, tenuto conto del fatto che in caso di arrivo a pari punti sarà la differenza reti a “decidere” a chi sarà destinata la poltrona più comoda e l’Italia per ora domina (+11 rispetto al +3 rossocrociato). Riuscisse nel suo intento ottobrino, la Svizzera potrebbe presentarsi a Roma (il 12 novembre) con buone speranze e senza l’obbligo di fare un’impresa. Che diverrebbe invece necessaria in caso di balbettii nei prossimi giorni.
Il primo passo verso la rimonta in classifica gli elvetici lo muoveranno allo Stade de Genève, dove si troveranno di fronte una rivale, l’Irlanda del Nord, fin qui capace di completare buonissime qualificazioni. Sconfitti solo all’esordio dall’Italia, gli uomini di Ian Baraclough si sono mostrati compatti e attenti. E così si sono tenuti in corsa per il secondo posto del girone. Per questo domani non saranno demotivati o distratti; pur se sfavoriti saranno in campo con il coltello tra i denti. La loro tattica? Sempre la stessa: difesa e contropiede. Non è scintillante? In campo baderanno al sodo e, in più, avranno il cronometro dalla loro parte: più passeranno i minuti e maggiori saranno le probabilità che la sfida - e con essa la qualificazione - vada di traverso alla Svizzera.