Cerca e trova immobili

SUPER LEAGUE«I valori non sono stati stravolti, vedo il Lugano da metà classifica in su»

15.07.22 - 07:00
Super League, si parte. Livio Bordoli: «C'è chi si è mosso bene e chi ha fatto una campagna di “indebolimento"...».
TiPress/archivio
«I valori non sono stati stravolti, vedo il Lugano da metà classifica in su»
Super League, si parte. Livio Bordoli: «C'è chi si è mosso bene e chi ha fatto una campagna di “indebolimento"...».
Nel weekend parte la nuova stagione, caratterizzata da una pausa più lunga per i Mondiali e l’assenza della retrocessione diretta. Domenica i bianconeri ospitano il Sion: «Lì non c'è grande programmazione. Winterthur? La città è come impazzita».
CALCIO: Risultati e classifiche

LUGANO - Altro giro, altra corsa: tutto pronto per il primo giro di giostra targato 2022/23. A due mesi dallo storico trionfo in Coppa Svizzera “accompagnato” dal quarto posto con tanto di record di punti (54), il Lugano si prepara all’esordio nella nuova stagione di Super League, caratterizzata anche da due particolarità. La prima è che ci sarà una pausa più lunga della norma in virtù dei Mondiali in Qatar - saranno oltre due i mesi di stop (13 novembre-21 gennaio) -, la seconda riguarda la zona retrocessione. In vista dell’allargamento a 12 previsto dalla stagione 2023/24, dalla Super non ci sarà nessuna relegazione diretta, con l’ultima classificata che disputerà lo spareggio contro la terza della Challenge League. 

«Era ora, serviva un cambiamento: in un campionato a 10 era diventato difficilissimo pianificare e programmare», interviene Livio Bordoli, tecnico che nel 2015 ha riportato il Lugano nella massima serie. «Già da quest’anno ci saranno più margini di manovra. Magari gli allenatori potranno dare anche un po’ più spazio ai giovani talenti e puntare maggiormente sulla qualità del gioco. Troppe volte si è arrivati a 4-5 giornate dalla fine con squadre ancora in corsa per un posto in Europa, ma allo stesso tempo con la possibilità di finire addirittura al barrage in caso di passi falsi…». 

Con la ripresa della stagione parte la caccia allo Zurigo, che in maggio si è preso il titolo spezzando l’egemonia di Basilea e YB, che si erano spartiti gli ultimi 12 campionati (8 trionfi dei renani, 4 dei bernesi). 
«Del loro mercato sono rimasto un po’ sorpreso. È vero che non è ancora chiuso e mi aspetto degli innesti, ma sin qui c'è stata quasi una campagna di “indebolimento”. Lo Zurigo, che faceva delle transizioni veloci uno dei suoi punti di forza, ha perso Ceesay - passato al Lecce -, Kramer e Ousmane Doumbia (Lugano). Poi dovrebbe partire anche Gnonto, che ha diverse pretendenti. Senza contare il cambio al timone, con Breteinreiter volato in Bundesliga all’Hoffenheim e Foda che ne ha assunto la pesante eredità. Insomma hanno perso tante certezze e ripartono con diverse scommesse. Anche il Basilea, passato nelle mani di Alex Frei, ha avuto alcune partenze ed è tutto da scoprire. Tra queste lYB, affidato a Wicky dopo un'annata deludente, è quella che ha operato meglio. Ha ceduto il capocannoniere Siebatcheu, ma a quelle cifre era inevitabile. Di buono c'è che è tornato Nsame, che se sta bene è indubbiamente il titolare. Interessanti anche gli innesti di Itten e Ugrinic».

Passiamo al Lugano. Come si è mosso?
«Per me bene. È la squadra che ha fatto il mercato più intelligente. È vero che ha perso quattro pedine importanti come Lovric, Custodio, Maric e Lavanchy, ma ha preso giocatori interessanti e soprattutto funzionali. Doumbia lo metto al livello di Custodio, Arigoni può crescere tanto e dietro ha inserito anche Mai, l’unico che è un po’ un’incognita. Poi scommetto su Mahou, esterno che a Losanna ha mostrato di avere qualità. Davanti inoltre è arrivato Babic, che tre anni fa era uno degli attaccanti più bravi in Svizzera. Se fossi Croci-Torti sarei davvero felice. Si vede che ha lavorato in sintonia con Da Silva. Questo Lugano mi piace, è un’ottima squadra».

Dove possono arrivare i bianconeri?
«Il mercato non è finito e mi aspetto qualche altro acquisto di livello almeno in casa YB e Basilea. Detto questo i valori non sono stati stravolti. Il Lugano lo metto ancora lì, dalla metà classifica in su. Dovesse partire col piede sull'acceleratore, già da domenica col Sion, tra le prime quattro».

Il primo ostacolo sono proprio i vallesani dell’ex Paolo Tramezzani, squadra sempre difficile da decifrare e che negli ultimi anni ha sovente scherzato col fuoco.
«Anche in questa sessione, tra entrate e cessioni, ha operato tanto sul mercato. Non c’è grande programmazione e il gruppo ha sempre bisogno di tempo per conoscersi. Lo abbiamo già visto in passato. Domenica però il grande caldo potrebbe influire, facilitando un po’ il compito alla squadra che punterà di più a difendersi».

Se le forze in gioco non sono state stravolte, la novità è il neopromosso Winterthur, che ha preso il posto del Losanna.
«A Winterthur la città è come “impazzita”, c’è tanta euforia e soprattutto all'inizio potrà aiutare, però hanno perso il mister Frei e diversi validi elementi. Il Losanna invece lo vedo in pole per l’immediata risalita. Ha fatto una bella squadra e credo sia anche più forte rispetto alla passata stagione, dove avevano pasticciato. In Challenge sarà comunque una bella lotta. Pure il Bellinzona si è mosso bene, anche se ha tanti giocatori offensivi e potrebbero “rubarsi” un po' spazio a vicenda».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Franco56 2 anni fa su tio
il cus non è allenatore da fc lugano ci vogliono allenatori come gross bordoni morandi ecc non è allenatore neanche per allievi E2 il cus

Meiroslnaschebiancarlengua 2 anni fa su tio
Risposta a Franco56
Per gli allievi E2 chi vedi?

Brontolo pensionato 2 anni fa su tio
Risposta a Franco56
E bravo Franco, un altro allenatore da tastiera con grande esperienza e conoscenze tecniche calcistiche. Ci mancavi, benvenuto nel club.

cle72 2 anni fa su tio
Risposta a Franco56
Difatti ha fatto vincere la finale alla squadra... Qualche problema personale con il Crus?

Meiroslnaschebiancarlengua 2 anni fa su tio
Risposta a cle72
Non ha un proble ba col CRUS, ma comme scrive Franco56, con il CUS. Che sarebbe il diminutivo di "al sò cüsin". Il cus (suo cugino) gli ha probabilmente portato via la ragazza e gli svuota il bar. Da lì, una certa animosità. Gross e Morandi non gli hanno fatto una cosa del genere. Bordoli non so.

Gus 2 anni fa su tio
Sbroja: carnevale!

Meiroslnaschebiancarlengua 2 anni fa su tio
Pronostico: Lugano nelle prime quattro e Bellinzona in A.
NOTIZIE PIÙ LETTE