«Bentancur ha speso soldi ed energie… poi però manca tutto il resto»
Arno Rossini: «Senza stabilità, tanti buoni giocatori non sono diventati una squadra».
BELLINZONA - L'anno vecchio è finito male, quello nuovo, per assurdo, è cominciato anche peggio. Tre partite, zero vittorie, zero reti segnate: l'ambizioso Bellinzona, neopromosso che puntava al salto di categoria, è in crisi nera. Di più, è proprietario di una classifica ormai divenuta preoccupante. Quelle che corrono inseguendo la Super League sono ormai lontanissime, quelle che si battono per cercare di confermarsi nella categoria sono invece pericolosamente vicine: che la beffa sia dietro l'angolo per chi ha il cuore che batte per i granata?
«No, proprio no: questo Bellinzona non retrocederà - ha assicurato Arno Rossini - Non sta giocando bene, è vero, non sta facendo bene, è vero, sta deludendo, sì; da qui a dire che possa scendere di serie ce ne passa però parecchio».
Anche perché di qualità, al Comunale, ce n'è davvero tanta.
«Continuo a ripetere che questa squadra ha individualità di primissimo piano. Ha una rosa tra le migliori tre-quattro della Challenge League: per come la vedo io, potrebbe tranquillamente lottare per la salvezza al piano di sopra. Il Winterthur, per intenderci, non è migliore di questo ACB».
E allora?
«E allora, semplicemente, senza stabilità tanti buoni giocatori non sono diventati una squadra. Pablo Bentancur ha fatto un ottimo lavoro di scouting, ha convinto a giocare per il Bellinzona molti ragazzi davvero forti. Ha speso tanti soldi e consumato grandi energie… poi però manca tutto il resto».
C’è la qualità, non ci sono i risultati. Come se ne esce?
«Con pazienza e fiducia. Una squadra non comincia a giocare bene da un giorno all’altro, non è come schiacciare l’interruttore della luce. Un risultato positivo però, davvero, potrebbe cambiare tutto. Oltre a “far classifica” i tre punti portano infatti grande serenità».
Il futuro, vicinissimo, è il Losanna. In trasferta.
«Una partita complicata contro un rivale che non ha mai nascosto le proprie ambizioni. Una realtà “nuova” per la categoria come l’ACB, sfide come queste può anche perderle. Non è però accettabile che cada in casa contro lo Sciaffusa, per fare un esempio».
Oltre che con i gialloneri, i granata hanno perso contro le big Wil e Yverdon.
«Espressioni di società che sanno programmare. I sangallesi non sono certo una sorpresa. I vodesi invece, con una rosa non importantissima, stanno sorprendendo. Hanno seminato la scorsa stagione, quando non sono stati continui, e ora si limitano al raccolto. Marco Degennaro è bravissimo…».
Semina per un raccolto futuro è anche quello che dovrebbe fare il Bellinzona?
«Questo campionato è andato, inutile girarci intorno. Al Comunale devono decidere che fare. Potrebbero usare i prossimi mesi per programmare la nuova stagione, e per strutturare una società ancora non all’altezza della categoria».