Le sconfitte «Non contano nulla»
Arno Rossini: «Per i bianconeri stagione positiva, comunque vada la finale».
BERNA - Quattro partite quest’anno - tre nella “stagione regolare” e una nel Championship Group - e nessun successo. Non si può dire che il Servette sia la bestia nera del Lugano; sostenere che gli sia indigesto non è però certo sbagliato.
Contro i granata i bianconeri hanno messo insieme un bottino magrissimo (un punto) che, per quanto visto, avrebbe potuto e dovuto essere molto più ricco. Se non ce l’hanno fatta è stata per colpe, limiti e anche caso; elementi che potrebbero ripresentarsi anche domenica, quando al Wankdorf, alla truppa di mister Weiler contenderanno la Coppa Svizzera.
«I numeri stagionali sono quasi completamente a favore dei ginevrini - è intervenuto Arno Rossini - ma questo in fin dei conti non conta nulla. Non significa nulla. A Berna si giocherà una partita tutta nuova».
Niente dubbi legati alla striscia negativa, o magari voglia di riscatto?
«In un senso o nell’altro, i match dell’annata non influenzeranno il Lugano. Ma nemmeno il Servette, per essere chiari. Una finale è una sfida a sé. Jürgen Klopp una volta ha detto che a una partita del genere ci arrivi come se fossi nel tunnel: non vedi e non senti nulla di quello che ti sta attorno. Come dargli torto?».
Il 2023/24 dei bianconeri è fin qui stato molto buono. Il match di Berna ne cambierà il sapore?
«Quando arrivi fino in fondo, quando arrivi a giocarti un trofeo, è ovvio che sei spinto da ambizione e vuoi vincere. Penso in ogni caso che, qualsiasi sarà il risultato, l’incontro di domenica, non inciderà troppo sul giudizio della stagione. In campionato, a Cornaredo hanno ottenuto il massimo risultato possibile, chiudendo alle spalle del solo - e per ora inarrivabile - Young Boys, in coppa hanno raggiunto per la terza volta consecutiva l’ultimo atto e, fatto non secondario, il parco giocatori è stato valorizzato. Gli obiettivi sono stati centrati».
Lugano e Servette, chi vincerà?
«I bianconeri sono forti, sono più forti. In ogni parte del campo. E poi la rosa lunga e gli interventi di Mattia Croci-Torti, che durante l’anno ha più volte dimostrato di essere bravissimo a leggere le partite e, quindi, a effettuare i cambi giusti, fanno pendere ulteriormente l’ago della bilancia dalla loro parte. Sabbatini e compagni sono insomma i miei favoriti. In una partita secca può succedere di tutto, è vero; secondo me il Lugano partirà in ogni caso avanti rispetto al Servette».