Lo svedese Heed è reduce da un quadriennio agli Sharks.
Nel 2015 il 29enne è stato difensore dell’anno in SHL.
LUGANO - Almeno fino a metà novembre il Lugano potrà contare su Tim Heed.
Nel tentativo di rinforzare il gruppo agli ordini di Serge Pelletier, i bianconeri hanno infatti ingaggiato il 29enne svedese, difensore dell’anno in SHL nel 2015 e reduce da un quadriennio in NHL con gli Sharks.
Di seguito il comunicato del club bianconero:
"L’Hockey Club Lugano comunica l’ingaggio con un contratto valido fino al 15.11.2020 del giocatore svedese Tim Heed (“right”, 182 cm. x 84 kg.), nato a Göteborg il 27.01.1991, difensore in forza negli ultimi due campionati di NHL ai San José Sharks.
Heed è cresciuto in patria nel settore giovanile del Södertälje dove si è messo in particolare evidenza - miglior realizzatore tra i difensori della categoria U20 - tanto da guadagnarsi il draft nel 2010 da parte degli Anaheim Ducks.
Dopo aver indossato le maglie del Södertälje, dei Växjö Lakers e dei Malmö Redhawks, Tim ha conquistato un titolo svedese (2013/14) e giocato altre due finali della SHL (2014/15 e 2015/16) con lo Skelleftea.
Le sue qualità, in particolar modo il suo istinto offensivo e le sue doti di playmaker in powerplay (244 partite, 26 reti, 78 assist) gli sono valse nel 2015 il titolo di difensore dell’anno della SHL (Salming Trophy) e lo hanno proiettato nella NHL dove nel 2016 ha firmato un contratto con i San José Sharks.
Nelle quattro stagioni giocate oltre Atlantico Heed ha disputato complessivamente 108 partite (29 punti) in NHL con i San José Sharks e 84 partite (74 punti) in AHL con i San José Barracuda. Il nuovo difensore bianconero raggiungerà Lugano il 1. settembre."
«Siamo felici di poter contare su Tim per l’inizio della nostra stagione - ha sottolineato Hnat Domenichelli - Tim è un difensore completo che darà una mano importante alla squadra. A causa del coronavirus la situazione generale è ancora molto incerta e per questo motivo abbiamo preferito firmare un accordo valido solo fino a metà novembre. A quel momento avremo le idee più chiare sul mercato in Europa e in Nordamerica e sulla situazione nel mondo legata alla pandemia».