Contro il Rapperswil il Lugano dovrà rinunciare a Carr e Alatalo: «Mancheranno due giocatori importantissimi».
Soltanto qualche mese fa i Lakers eliminarono proprio i bianconeri dalla lotta playoff.
LUGANO - Domani sera - mercoledì 8 settembre - il Lugano esordirà in National League: alla Cornèr Arena arriva il Rapperswil (ore 19.45).
Il nuovo Hcl targato Chris McSorley si appresta dunque a debuttare in campionato contro la stessa squadra che eliminò proprio i bianconeri dai playoff della scorsa stagione. «Abbiamo trascorso cinque settimane fantastiche e sono molto soddisfatto del gruppo a disposizione», ha analizzato proprio McSorley alla vigilia della partita. «I ragazzi stanno lavorando duramente e hanno disputato ogni amichevole con la giusta attitudine. La squadra si è ben comportata anche in Champions League dove ha conquistato quattro punti, uno in Finlandia e tre in Svezia, contro due avversari molto forti. Da adesso dobbiamo però pensare al campionato».
Contro i Lakers l'head coach dei ticinesi non potrà contare né sui servigi di Daniel Carr né su quelli di Santeri Alatalo. L'attaccante canadese si è infortunato in occasione dell'ultima sfida europea, mentre il difensore deve scontare un turno di squalifica. «Valuteremo Carr giorno dopo giorno e vedremo come evolverà la situazione insieme allo staff medico. Con il Rapperswil non ci saranno due giocatori importantissimi, ma sono comunque fiducioso, poiché questi problemi permetteranno al gruppo di crescere ulteriormente. Contro i Lakers ci sarà inoltre una motivazione maggiore da parte di tutti, vista la sconfitta negli ultimi playoff. Dovremo essere bravi a trovare il ritmo giusto per prendere il controllo del match e per portare a casa il successo. L'atmosfera è in ogni caso quella giusta».
Nell'ultimo allenamento McSorley ha provato Boedker in prima linea insieme a Fazzini e Arcobello. Dal canto suo Thürkauf dovrebbe giostrare con Josephs e Bertaggia, mentre il terzo blocco d'attacco sarà presumibilmente composto da Herburger, Morini e Walker. «Non vediamo l'ora di giocare davanti al nostro pubblico. Per noi è un po' come se fosse la mattina di Natale».