Il grande ex Bertaggia e le Aquile possono inguaiare il Lugano: «Sappiamo che ha bisogno di punti, ma da qui alla fine daremo tutto».
In vetta da inizio stagione, il Ginevra è indirizzato a chiudere al primo posto in regular season: «Purtroppo però non vale un trofeo… Ora teniamo alto il ritmo per arrivare lanciati ai playoff».
GINEVRA - Se il campionato è nel suo complesso equilibratissimo con una bagarre totale per l’accesso ai pre-playoff - per informazioni chiedere alle ticinesi… - c’è anche chi, da mesi, fa corsa a sé e guarda tutti dalle cime più alte, anzi altissime, dove osano le Aquile. Parliamo del Ginevra di Alessio Bertaggia, attaccante alla sua prima stagione nella Città di Calvino. Impressionante il trend dei ginevrini, che da settembre non hanno praticamente mai mollato la vetta e, con 97 punti in 48 match, non hanno nessuna intenzione di farlo proprio ora, quando siamo a un passo dalla post season. Coach Cadieux, in un mondo che “predica” costanza e continuità, può sicuramente essere soddisfatto…
«Penso proprio di sì, nonostante qualche piccolo calo di tensione siamo sempre riusciti a performare», interviene proprio il 29enne ticinese Alessio Bertaggia. «All’inizio volevamo mettere fieno in cascina per toglierci presto dalle zone pericolanti, poi abbiamo saputo tenere alta l’asticella e la concentrazione, partita dopo partita».
Col campionato entrato nel suo rush finale, il Ginevra da tempo è già in verde sul teletext. Cambia qualcosa nella vostra testa?
«Non posso dire che i playoff non siano un pensiero, ma adesso ci mancano ancora 4 partite e vogliamo fare più punti possibili. Purtroppo con la regular season non si vince nessun trofeo… (ride, ndr). Proprio per questo vogliamo finire bene e arrivare lanciati. Togliere il piede dall’acceleratore sarebbe un errore. Dobbiamo tenere alto il ritmo e cercare l’intensità da playoff, per non prendere uno “spavento” alla prima partita. Vogliamo cercare di vincerle tutte nel rispetto dei tifosi, di chi lavora per il club e pure dei nostri avversari».
Insomma il Lugano, vostro avversario questa sera alla Cornèr Arena, è avvisato…
«Teniamo il focus su noi stessi, ma sicuramente daremo tutto come contro le altre. Sappiamo che il Lugano sarà motivatissimo e ha l’obbligo di fare punti. Per loro sono già delle finali. Di recente abbiamo affrontato il Losanna (sconfitto 6-2, ndr), altra squadra in questa situazione. Cercando di togliere punti a tutte, se così si può dire, portiamo rispetto a tutte».
Dopo tanti anni a Lugano, questa è la tua prima stagione da “ex”. Vista da fuori, cosa pensi del campionato dei bianconeri?
«In realtà adesso mi è un po’ difficile esprimere un giudizio. Hanno sicuramente delle ottime individualità e questo era già noto sin dall’inizio. Poi, nell’arco di 52 partite, possono succedere tante cose. Hanno le capacità e, come si è visto anche in passato, con questi presupposti nella post-season può capitare di tutto».
A Ginevra invece si hanno solide certezze, a cominciare da un pacchetto di import impressionante. Basti pensare che Omark (51 punti), Filppula (47), Winnik (44), Hartikainen (41) e Tömmernes (41 punti, oltre a un minutaggio mostruoso), sono tutti nella top 12 della classifica marcatori.
«C’è poco da aggiungere… Sappiamo d’avere dei top-player. Sappiamo però anche quanto sia importante il nocciolo duro degli svizzeri, che per avere successo devono portare il loro contributo sia come punti che in termini di sacrificio. Non vinci un regular season o un campionato con 5-6-7 giocatori. Se loro riescono a metterci in situazioni di "vantaggio" è ottimale, poi sta a noi fare il resto».
Ultime battute per un bilancio personale. Sin qui, in 42 partite giocate, Bertaggia viaggia con un "time on ice” di 9’19”, bilancio neutro (+/- 0) e ha messo a referto 4 punti (1 gol).
«A livello di prestazioni potrei essere più soddisfatto, ma fa parte del gioco. Ho cambiato maglia e città dopo tanti anni, non è sempre facilissimo calarsi in una nuova realtà. Al primo posto ho sempre messo il bene comune e il successo della squadra. Cerco di fare il massimo per aiutare il gruppo. Se siamo primi vuol dire che si è lavorato bene e qualcosa di buono abbiamo fatto. Nell’hockey si dice che “Non bisogna mai innamorarsi di se stessi”, ma continuare con una mentalità vincente. Con gli occhi della tigre. Lo penso anch’io. Per questo sono sempre pronto a fare quello che mi chiede Cadieux. Sa i giocatori che ha a disposizione e come sfruttarli anche nella post season, dove i gol - anche “sporchi”, di chi magari non ne fa 20 all’anno - possono decidere una serie e un magari un intero campionato».
PL | Punti | W | L | GF | GA | GD | FORM | |||
1 | Davos | 23 | 46 | 12 | 5 | 76 | 51 | 25 | WWLWW | |
2 | Zurigo | 21 | 43 | 9 | 3 | 67 | 45 | 22 | WLLLW | |
3 | Losanna | 22 | 42 | 11 | 6 | 71 | 62 | 9 | LWWLW | |
4 | Berna | 24 | 39 | 9 | 5 | 78 | 65 | 13 | WLWLW | |
5 | Kloten | 23 | 38 | 9 | 8 | 62 | 58 | 4 | LWWWW | |
6 | Zugo | 23 | 38 | 11 | 9 | 80 | 62 | 18 | LWLWW | |
7 | Bienne | 23 | 34 | 8 | 8 | 50 | 52 | -2 | WLLLL | |
8 | Lakers | 23 | 31 | 7 | 9 | 60 | 68 | -8 | LWWLL | |
9 | Lugano | 21 | 28 | 9 | 11 | 52 | 67 | -15 | LWLWL | |
10 | Friborgo | 23 | 28 | 7 | 10 | 55 | 67 | -12 | LWWLL | |
11 | Ambrì | 21 | 27 | 4 | 7 | 55 | 67 | -12 | LLLLW | |
12 | Langnau | 20 | 26 | 6 | 9 | 43 | 47 | -4 | LLLWL | |
13 | Ginevra | 19 | 24 | 6 | 8 | 52 | 55 | -3 | WLLWL | |
14 | Ajoie | 22 | 18 | 5 | 15 | 49 | 84 | -35 | WLWWL |