Bianconeri eliminati nei quarti di finale. In semi ci va il Ginevra di Cadieux, vittorioso 5-2 in gara-6.
Fatale per gli uomini di Gianinazzi una difficile entrata in materia (0-2 al 14'). Chiudono i conti anche lo Zugo (serie 4-2 contro il Rappi) e il Bienne, che ha spedito in vacanza il Berna con un gol di Künzle al 59'58".
LUGANO - La stagione del Lugano è giunta al capolinea. Non che Fazzini e compagni non avessero la voglia di prolungare il loro viaggio, ma di fronte a loro hanno trovato l’opposizione di un Ginevra spietato e, probabilmente, troppo forte per essere superato.
In gara-6 le Aquile si sono infatti presentate in terra ticinese con la ferma intenzione di non mancare il match point che si erano guadagnate. La banda di Luca Gianinazzi ha provato in ogni modo a tarpare loro le ali, ma, alla fine, il Servette ha espugnato la Cornèr Arena 5-2 mettendo la parola fine sulla serie (4-2) e sulla stagione del Lugano.
Se il compito del Lugano non pareva essere dei più semplici già prima dell’ingaggio iniziale, dopo una manciata di minuti la situazione si è fatta ancor più ardua. Si perché, su un rebound concesso da Koskinen, Carr non ha saputo allontanare il disco, e allora Richard ne ha approfittato per infilare il primo gol della serata a 3’46”. All’alba del match il forecheck granata ha seminato apprensione nella fase di costruzione dei bianconeri, spesso incastrati tra il loro terzo di pista e la zona neutra. È stato quindi il Servette a condurre il gioco, fino a trovare la via per il punto dello 0-2. Koskinen è uscito dietro la sua gabbia per liberare la zona, ma alle sue spalle è sbucato Omark, il quale si è impadronito del disco e ha poi imbeccato al centro l’autore del gol Jooris (13’40”).
Finita sotto di due lunghezze, la compagine sottocenerina ha cominciato ad uscire dalla sua tana con maggiore frequenza, a cavallo tra il primo e il secondo tempo. Tuttavia, proprio su una delle iniziative bianconere più minacciose fino a quel momento – targata Marco Müller – il Servette ha confezionato un contropiede da manuale, che ha condotto Hartikainen al gol (28’51”). Una pillola maledettamente difficile da ingurgitare per gli uomini di Luca Gianinazzi, i quali però hanno avuto il merito di cogliere la chance del primo powerplay di serata per ritrovare entusiasmo. In superiorità numerica Thürkauf ha infatti battuto Mayer (37’21”), al termine di una rapida triangolazione che ha coinvolto Granlund e Arcobello.
La rete del topscorer sottocenerino è stata una tanica di benzina andata ad alimentare quella che prima era solo una fioca fiammella di speranza bianconera. Nella terza frazione Arcobello e soci sono scesi in pista con un fuoco decisamente più vivo a muoverli, il che li ha condotti a schiacciare il Servette a protezione della sua gabbia per gran parte dei 20’ finali. Il Lugano ha attaccato, ha creato a ha concluso innumerevoli volte verso la porta di Mayer. E il pubblico della Cornèr Arena ci ha creduto molto, moltissimo, quando Carr ha deviato il tiro dalla blu di Klok per segnare la rete del 2-3 a 55’23”. Non è bastato, però, l’assalto dei sottocenerini nel finale per riuscire a siglare quell’ultimo necessario gol che sarebbe stato sinonimo di supplementari. Perciò, la formazione ticinese ha dovuto inchinarsi di fronte alle reti segnate a porta vuota da Richard (59’18”) e addirittura Mayer (59’34”), che hanno portato il risultato sul definitivo 2-5. Match point colto dal Ginevra, e bianconeri che – senza dubbio a testa alta – vanno in vacanza.
Ci sarà largo spazio per i bilanci nei prossimi giorni. Ciò che è certo è che in questa serie il Lugano ha fatto sudare più di qualche camicia ad un Ginevra che ora passa in semifinale con appiccicato su di sé l’appellativo di favorito alla vittoria finale…
Intanto in semifinale sono volati anche Zugo e Bienne, che hanno sfruttato con cinismo i loro match point. Clamoroso l’epilogo del duello andato in scena alla PostFinance Arena, con i Seelanders che si sono imposti 4-3 grazie al gol decisivo di Künkle al 59’58”! Accesissima, la sfida ha vissuto un continuo botta e risposta fino al crudele verdetto (per gli Orsi).
Promosso anche lo Zugo, che dopo il ko in gara-5 ha sfruttato la sua seconda occasione. Eroe della serata il solito Dario Simion, che ha firmato il 2-1 (game-winning gol) al 50’. A porta vuota sono poi arrivate altre due reti con Herzog (59’) e ancora Simion (60’).
LUGANO – GINEVRA 2-5 (0-2, 1-1, 1-2)
Reti: 3’46” Richard (Praplan, Le Coultre) 0-1; 13’40” Jooris (Omark) 0-2; 28’51” Hartikainen (Le Coultre, Omark) 0-3; 37’21” Thürkauf (Arcobello) 1-3; 55’23” Carr (Klok) 2-3; 59’18” Richard 2-4; 59’34” Mayer 2-5.
LUGANO. Koskinen; Klok, Alatalo; Mi.Müller, Wolf; Guerra, Andersson; Riva; Granlund, Ma.Müller, Josephs; Carr, Thürkauf, Zanetti; Morini, Arcobello, Fazzini; Patry, Herburger, Walker; Gerber.
Penalità: Lugano 2x2’; Ginevra 2x2'.
Note: Cornèr Arena, 6’420 spettatori. Arbitri: Piechaczek, Zscherrig; Altmann, Meusy.