L'italiano ha messo nel mirino le decisioni dei commissari FIM: «Nessun pilota di MotoGP è contento del loro operato»
La stagione 2020 di MotoGP è iniziata in salita per Danilo Petrucci il quale - in sella alla sua Ducati - ha raccolto soltanto 20 punti nei primi quattro Gran Premi stagionali, con una settima posizione come miglior risultato. «Sono motivato a tornare davanti e a riprovare a vincere con la Ducati, questo è il mio obiettivo per quest'anno», si può leggere sulle colonne di "motorsport.com". «Mi dispiace molto non essere competitivo come gli altri piloti che hanno la mia stessa moto, specialmente nell'ultima gara».
Poi il "Petrux" ha parlato dei commissari FIM, i quali hanno spesso dei tempi di reazione troppo lunghi e prendono decisioni differenti su episodi simili (vedi il contatto fra Zarco e Morbidelli in occasione dell'ultima gara). «Nessun pilota di MotoGP è contento del loro operato. Chiaramente siamo consapevoli che non è facile mettere tutti d'accordo poiché ognuno ha le sue opinioni, ma noi ci lamentiamo perché vengono dati dei giudizi diversi per la stessa tipologia d'incidente. Viene posta l'attenzione su aspetti meno importanti, come ad esempio stare mezzo centimetro fuori da una linea, piuttosto che su comportamenti in pista più o meno sbagliati. Ne discuteremo domani in Safety Commission...».