Il pilota ginevrino ha raccontato i momenti di paura vissuti domenica scorsa: «L'incidente mi ha segnato a vita».
«Per me è come se fossi rinato».
MANAMA - Ha rischiato grossissimo ma per fortuna l'epilogo non è stato drammatico. Nel corso del GP di domenica Romain Grosjean è riuscito a divincolarsi appena in tempo dalla sua vettura, prima di essere "divorato" dalle fiamme.
«Attorno a me ho iniziato a vedere solo il colore arancione delle fiamme e mi è venuto in mente l'incidente di Niki Lauda - le sue parole a TF1 - Dovevo scappare da lì per i miei bambini. Sono passati 28 secondi, ma a me sono sembrati molto di più. Anche perché ho provato tre volte a uscire dall'abitacolo. Sono ovviamente contento di essere vivo dopo un incidente così. Ora vorrei riuscire a correre ad Abu Dhabi per salutare la F1 in maniera diversa ma anche per me stesso, per capire se sono ancora in grado di correre».
Ma il ginevrino si sente un miracolato? «Si è trattato di tante circostanze che sono andate tutte nella giusta direzione. Evidentemente Jules Bianchi non aveva voglia di vedermi lassù. Per me è come se fossi rinato domenica. L'incidente mi ha segnato a vita».