Andrea Iannone è tornato a parlare ammettendo che la MotoGP gli manca tantissimo
«D'altro canto però sono riuscito a reagire molto velocemente».
LUGANO - Andrea Iannone ha cominciato a guardare oltre la MotoGP, anche se è un mondo che gli manca tantissimo. La sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna che nel dicembre del 2019 l'aveva squalificato per quattro anni a causa del doping è stata una vera e propria mazzata per il pilota italiano residente a Lugano. Una mazzata che l'ha segnato, ma dalla quale sta cercando di riprendersi.
«Mi manca la velocità, quello che mi dà la MotoGP non lo trovo da nessuna parte - le parole dell'italiano a Canale 5 - Avevo già elaborato e capito tutto ancora prima dell’esito della sentenza. Sono stato male e ho sofferto molto, però ho reagito velocemente cercando motivazioni ogni giorno, da qualsiasi cosa. Ho iniziato a prenderla con filosofia e a guardare intorno a me cosa mi offriva la vita».
Quindi sulla tanto discussa sentenza: «Per sedici anni ho fatto controlli e sono sempre risultato negativo a qualsiasi tipo di sostanza. È stato riconosciuto che non ho assunto alcuna sostanza volontariamente, ma semplicemente mangiando un pezzo di carne al ristorante, ma non è bastato».