La F1 va a Miami e sarà una festa, un mini Super Bowl, un evento a cui tutti vorranno partecipare.
Miami sarà l’undicesima città degli States ad ospitare un GP. Feste a parte, c'è grande interesse per la Red Bull, la Mercedes e ovviamente la Ferrari, chiamata a reagire dopo la scoppola di Imola.
MIAMI - Non sarà soltanto un gran premio. La Formula 1 a Miami farà molto di più, Liberty Media ci darà un assaggio di quello che vuole creare attorno al mondiale. Non solo motori. Non solo prove e gara con i piloti trasformati in supereroi. Ma anche sesso alcool e rock & roll nella declinazione più adatta all’epoca che viviamo quindi con tanto rock e meno del resto (almeno ufficialmente). Ci saranno più party che prove in pista. Tribune con piscine vista pista. Biglietti per il paddock club che superano i 10 mila dollari.
Sarà un mini Super Bowl, un incontro di boxe al Caesars palace, un avvenimento a cui tutti vorranno partecipare. La nuova pista, assaggiata soltanto al simulatore, si annuncia velocissima con due rettilinei lunghissimi dove le monoposto potrebbero tornare a saltare fastidiosamente (per i piloti).
Miami sarà l’undicesima città degli States ad ospitare un Gran premio, la prima a costruirci attorno un fine settimana di festa. Ma feste a parte per la Formula 1 quella di Miami è una tappa sportivamente importante perché ci si attende la reazione della Ferrari dopo la scoppola di Imola su una pista che sulla carta dovrebbe essere favorevole alla velocità della Red Bull. Il Miami International Autodrome, lungo 5,41 chilometri, si sviluppa intorno all’Hard Rock Stadium Complex di Miami Gardens – la casa dei Miami Dolphins – e presenta 19 curve, tre rettilinei, dislivelli e una chicane. Le velocità massime previste dovrebbero toccare i 320 km/h con una media di circa 223 km/h. Proprio per colmare il gap velocistico, la Ferrari doterà la SF 75 di un nuovo alettone posteriore, qualcosa che nelle spiegazioni di Binotto va oltre al classico adattamento per una pista veloce. Uno step per migliorare la velocità, molto probabilmente abbinato ad un intervento sul motore, particolare che non si può formalmente toccare per regolamento, ma su cui si può intervenire alzando o controllando il numero di giri. Non sarà un’evoluzione importante come quella prevista per Barcellona, ma un primo passo per contrastare la velocità Red Bull.
La battaglia per il titolo si giocherà molto suoi dettagli e quello che vedremo a Miami potrebbe essere un dettaglio importante. Ovviamente Adrian Newey non starà a guardare. La Red Bull continuerà la sua cura dimagrante per perdere peso e avvicinarsi al limite. Anche pochi chili in meno, possono trasformarsi in decimi di vantaggio. Il livello della sfida è altissimo e pure la Mercedes ha annunciato uno step per cercare di uscire dai guai e cercare di restituire un minimo di sorriso a Hamilton. Tra bollicine e rock & roll ci sarà insomma anche qualcosa di sportivamente interessante. Esattamente come al Super Bowl.