Bagnaia-Bastianini: una rivalità fin qui latente, ma destinata a diventare sempre più reale e tangibile.
Alle parole di Enea dopo la vittoria di Le Mans («Gli ho messo pressione ed è caduto...»), Pecco ha risposto in maniera molto chiara: «Non mi importa quello che dice».
dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova
SCARPERIA - Non ce n’era fondamentalmente bisogno, e dopo quello che era successo, francamente avrebbe forse anche potuto risparmiarsela. Ma quel «gli ho messo pressione e lui è caduto» con cui Enea Bastianini una settimana fa a Le Mans ha spiegato in poche parole il duello tra lui e Francesco Bagnaia, da lui vinto mentre l’avversario chiudeva la sua gara nella polvere, è stato un po’ l’anticipo di quello che potrà riservarci il futuro.
Sì, perché se la Ducati non si inventerà qualche strana mossa, sembra davvero difficile che la Bestia e Pecco in un prossimo futuro lontano appena 14 GP, non si ritrovino a dividere lo stesso box della Ducati ufficiale. E allora, quella che fino a questo momento è stata solo una rivalità latente tra il pilota che a inizio stagione era stato indicato come colui che avrebbe dovuto riportare il titolo a Borgo Panigale dopo 15 anni di assenza, e l’ex rookie al quale si chiedeva un altro anno di maturazione nel team Gresini - prima di iniziare a raccogliere i frutti del lavoro - diventerà qualcosa di reale e tangibile. Perché Bastianini, pur correndo con la moto dello scorso anno, sta dimostrando di essere ormai un pilota fatto e finito, e nel momento in cui approderà nel team ufficiale gli si chiederà, e questa volta per davvero, solo una cosa: vincere il titolo.
Mentre Bagnaia dovrà dimostrare che i passi falsi compiuti in questa stagione che finora gli ha dato molto meno delle attese, sono una lezione imparata, visto che nella MotoGP estrema di oggi ogni passo falso ha un peso elevatissimo. Con l’Italia - e la Ducati - che si trova in casa due piloti da titolo, sarà interessante vedere che tipo di rivalità nascerà anche se, per carattere, da nessuno dei due ci si potrà aspettare chissà che comportamenti oltre le righe. Ma qualche frecciatina qui e là per alzare un po’ la testa e far vedere chi dei due è il re del pollaio, questo sì. Come, appunto, quelle parole di Enea dopo la vittoria di Le Mans, alle quali Pecco ha risposto con un «non mi importa quello che dice», solo appena infastidito.
Conscio che le risposte migliori arriveranno dalla pista, a cominciare da quella del Mugello, dove questo fine settimana andrà in scena il GP d’Italia. Con Bastianini che ci arriva carico a molla dopo la terza vittoria stagionale, unico pilota ad avere vinto più di una gara, e in piena lotta per il campionato a una manciata di punti da Fabio Quartararo (8) e Aleix Espargaro (4). E Bagnaia che sarà obbligato a vincere o lì vicino, per provare a iniziare una faticosissima risalita in classifica, e iniziare a ribadire che è lui la prima punta della Rossa.