Il Gran Premio di Monza ha lasciato degli strascichi. Sul podio l'olandese è stato ricoperto da un bordata di fischi
Binotto: «Max è stato il pilota più veloce in pista e ha meritato la vittoria, quindi i fischi non sono stati positivi. Ma forse erano rivolti alla FIA...».
MONZA - L'epilogo del GP di Monza in regime di Safety Car continua a far discutere (e parecchio). La marea di tifosi del Cavallino accorsa nella città brianzola sperava di assistere a un finale ben diverso, con i piloti a darsi battaglia fino all'ultimo metro dell'ultimo giro. Così però non è stato...
Il modo in cui è stato gestita la parte finale della gara non è andato giù al team principal della Rossa Mattia Binotto, che a margine della corsa aveva detto. «C'è stata una vera dormita (riferendosi alla poca reattività della Direzione di gara, ndr). Non sappiamo come sarebbe finita, ma è un peccato quel che è successo».
Quello tecnico non è comunque l'unico aspetto del quale si sta parlando. Sul podio, durante la premiazione, Max Verstappen è stato fischiato sonoramente dai tifosi "di casa", i quali avrebbero perso la pazienza dopo che gli esponenti della Red Bull (come testimonia un video condiviso sui social) hanno esultato rivolgendosi verso le tribune colorate di rosso. Un comportamento che avrebbe infastidito e non poco i sostenitori della Ferrari, già "nervosi" per l'esito della gara. «Fischiare un pilota non è mai bello - ha dichiarato Mattia Binotto - Max è stato il pilota più veloce in pista e ha meritato la vittoria, quindi i fischi non sono stati positivi. Ma forse erano rivolti alla FIA...».
Dal canto suo il vincitore di giornata, alla sua quinta affermazione consecutiva, non ha dato grosso peso ai fischi: «L'atmosfera per me non era fantastica. Ma è quello che è. Ero qui per cercare di vincere la gara e così è stato. Alcune persone, ovviamente, non riescono ad apprezzarlo, ma è perché sono fan sfegatati di un'altra squadra. Ma questo non ha rovinato la mia giornata, mi sto solo godendo il momento».