In pista la Red Bull domina, ma nel paddock le acque restano agitate
Il provvedimento sarebbe legato all'esito dell'indagine interna. La Scuderia ha già annunciato di non poter diffondere ulteriori commenti o dettagli su questa vicenda.
JEDDAH - Se la Red Bull non sembra risentirne e ha iniziato il Mondiale 2024 come aveva finito lo scorso - ovvero dominando in pista - nel ventre del paddock tiene ancora banco l'“Hornergate” con le sue conseguenze.
Red Bull Racing, confermando le indiscrezioni dei media inglesi, ha sospeso a tempo indeterminato la propria dipendente che, con le accuse di comportamento inappropriato (messaggi “sessualmente trasgressivi”), aveva dato il via al caso Horner.
Il provvedimento di sospensione sarebbe legato all’indagine interna condotta dalla Red Bull nei confronti del Team Principal, poi assolto dalle accuse.
Christian Horner sarà regolarmente al suo posto anche in questo fine settimana a Jeddah, per il GP dell'Arabia Saudita. Nel frattempo la Red Bull ha fatto sapere tramite un portavoce di non poter diffondere ulteriori commenti o dettagli su questa “situazione interna”.