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AUTOMOBILISMO«Guidare velocemente? In Svizzera si perde subito la patente»

24.08.24 - 12:00
Sébastien Buemi è uno dei piloti svizzeri di maggior successo. A 20minuten ha parlato della sua carriera a 360 gradi
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«Guidare velocemente? In Svizzera si perde subito la patente»
Sébastien Buemi è uno dei piloti svizzeri di maggior successo. A 20minuten ha parlato della sua carriera a 360 gradi
«Il Mondiale F1? Credo che alla fine vincerà Verstappen»
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AIGLE - Chiacchierata a 360 gradi con Sébastien Buemi, uno dei piloti svizzeri della storia con maggior successo. In carriera il 36enne ha disputato 55 Gran Premi in Formula 1 (fra il 2009 e il 2011), ottenendo un totale di 29 punti. Ma non è tutto...

Sébastien Buemi, Lei ha corso in F1, è diventato campione del mondo di Formula E ed ha vinto quattro volte la 24 Ore di Le Mans, risultando uno dei piloti svizzeri di maggior successo. Se ne rende conto?
Sì, lo so (ride). Ma non ci penso. È possibile che quando la mia carriera sarà finita, me ne renderò conto di nuovo e ci penserò con piacere. Ma ora penso sempre alla prossima gara e non ai risultati ottenuti.

Quali sono i segreti?
Ho molta esperienza. Sono costante, posso fare giri veloci e sono felice. Credo che sia un buon mix per essere un pilota di successo.

Come è entrato nel mondo dell'automobilismo?
Avevo quattro anni quando i miei genitori mi regalarono un go-kart. Era divertentissimo e passavo ogni minuto libero a guidarlo (ride). Sono stato anche molto fortunato perché i miei genitori mi hanno sostenuto molto, soprattutto all'inizio. È stato subito chiaro che avevo talento. Ed è così che sono finito nel programma Red Bull: è da lì che la mia carriera è decollata.

Che cosa le piace tanto dei motori?
Amo le auto veloci e la velocità. Il motorsport è anche uno sport di squadra, niente funziona da solo. Si può essere forti solo insieme. Mi piace molto anche conoscere nuovi circuiti. Sono felice di aver avuto la possibilità di guidare su parecchi di questi.

Lei ha parlato di velocità. È difficile rispettare i limiti sulle strade "normali"?
A casa ho una bella macchina (ride). Ma davvero: quando guido sulle strade pubbliche non c'è paragone con ciò che accade in pista. Non vado nemmeno veloce. Lo faccio tutto il giorno in pista. E in Svizzera, guidare velocemente è comunque pericoloso: si perde subito la patente (ride).

Lei ha dovuto fare i conti con incidenti terrificanti. A volte ha paura?
Gli incidenti horror sono un rischio professionale e purtroppo possono accadere. Come pilota devi semplicemente avere la giusta mentalità e, soprattutto, essere in grado di affrontare tutte le condizioni. Piove? Fa freddo o caldo? Come pilota dovete prepararvi bene e se lo fate, tutto andrà bene.

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Dal 2009 al 2011 ha disputato 55 gare per la Toro Rosso. Ma dal 2011 non è più tornato in Formula 1, è triste per questo?
La Formula 1 è un capitolo chiuso per me. Sono stato fuori troppo a lungo e sono troppo vecchio. Ma sono molto felice di essere ancora un collaudatore per la Red Bull e di poter trascorrere diversi giorni all'anno su una vettura Red Bull. Ma ripeto, la mia carriera in F1 è finita. Anche se il Mondiale lo seguo ancora...

A proposito di Formula 1: chi sarà il campione del mondo quest'anno?
È tirata, ma credo che alla fine vincerà ancora Max Verstappen. È forte e spero che la Red Bull possa migliorare ancora dopo la pausa estiva.

Lei ha parlato di Max Verstappen. È il miglior pilota di Formula 1 di tutti i tempi?
Trovo difficile confrontare le diverse generazioni. Ogni generazione ha auto diverse. Ma Max è chiaramente il migliore al momento. E credo anche che possa diventare il miglior pilota della storia.

Lei ha una moglie e tre figli. Che cosa significa per lei la famiglia?
È molto importante per me. Con la mia carriera la vita familiare non è sempre facile. I bambini piccoli e sono molto impegnativi. Essendo spesso fuori casa durante l'anno cerco sempre di godermi al massimo il tempo con loro quando sono a casa. Quando sono in viaggio, invece, mi collego con loro tutti i giorni.

Quali consigli le danno i suoi figli prima di una gara?
Non sono contenti quando torno a casa senza trofeo. Mi dicono sempre: "Papà, devi vincere!".

Lei e sua moglie Jennifer vi conoscete da molti anni, vi siete sposati nel 2015. Qual è il segreto del vostro amore?
È una bella domanda. Ci conosciamo da 16 anni. Ma non è sempre facile: spesso sono fuori casa e la lascio da sola con i bambini. Ma lei è davvero un grande sostegno e le voglio molto bene.

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COMMENTI
 

Nasdaqx 2 mesi fa su tio
in Svizzera lo schifo è recuperarle le patenti...io le ho perse da ignorante 6 anni fà e mi è quasi impossibile riaverle in quanto troppo care al giorno d'oggi...

Mike 2 mesi fa su tio
giustissimo.
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