Cerca e trova immobili

SVIZZERA / CITTÀ DEL VATICANOGuardie svizzere, per rinnovare la caserma servono 50 milioni

30.07.18 - 10:36
Bisogna radere al suolo tre edifici e ricostruirne due. A occuparsi del progetto sarà lo studio d'architettura Durisch+Nolli con sede a Lugano
Keystone
Guardie svizzere, per rinnovare la caserma servono 50 milioni
Bisogna radere al suolo tre edifici e ricostruirne due. A occuparsi del progetto sarà lo studio d'architettura Durisch+Nolli con sede a Lugano

ROMA - Cinquanta milioni di franchi per rinnovare completamente la caserma della Guardia svizzera pontificia. È il tesoretto che sta cercando di accumulare una fondazione, creata appositamente nel 2016 a Soletta, dopo aver ricevuto in giugno l'avvallo delle autorità vaticane per raccogliere il capitale necessario al progetto.

«Abbiamo da poco ricevuto il via libera dal cardinale Pietro Parolin», il segretario di Stato della Santa Sede, ha dichiarato il presidente della fondazione Jean-Pierre Roth in un'intervista apparsa oggi sulle pagine del quotidiano La Liberté. «Gli ecclesiastici non amano prendere rischi sul piano finanziario. Bisogna dunque avere il denaro prima di lanciarsi», ha aggiunto l'ex numero uno della Banca nazionale svizzera.

Il costo è elevato perché bisogna radere al suolo tre edifici a causa di grossi problemi di umidità e ricostruirne due, precisa Roth, sottolineando che la superficie interessata è di 14'200 metri quadri per un volume di 50'000 metri cubi.

Gli stabili sono ormai vetusti: due risalgono al XIX secolo e un terzo agli anni '20 del Novecento. Non sono mai stati risanati, non rispondono più alle norme di costruzione, in estate fa molto caldo e in inverno «un freddo cane», mette in evidenza Roth sul giornale friburghese.

Inoltre, attualmente la caserma è troppo piccola. Servono spazi supplementari per le famiglie delle guardie svizzere, continua Roth, in quanto il Papa auspica regole più flessibili in materia di matrimonio. Per di più, gli effettivi del corpo aumenteranno da 110 a 135.

A lavori ultimati, il sito non dovrebbe contare più di due immobili. «Il vicolo interno dopo Porta Sant'Anna diventerà il corridoio del nuovo edificio», spiega ancora Roth. Il cantiere dovrebbe durare quattro anni e l'entrata in servizio della struttura è prevista non prima del 2023. Nel frattempo, le guardie pontificie alloggeranno altrove.

A occuparsi del progetto sarà uno studio d'architettura ticinese, Durisch+Nolli, con sede a Lugano. «Non abbiamo indetto un concorso per carenza di mezzi finanziari», chiarisce Roth, ma la scelta è stata dettata dal fatto che la società selezionata «dispone di esperienza nel campo della riqualificazione di stabili religiosi».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

rojo22 6 anni fa su tio
Grazie, professore. Un conto è la guerra, un conto le confische. Professore. Comunque, per sua informazione, i lasciti li fanno anche i borsoni. Io gnücc, ma il prof. sembra in difficoltà...

centauro 6 anni fa su tio
Se dovessimo demolire tutti gli edifici 800eschi fino agli anni '20, il mondo pullulerebbe di ditte specializzate nella demolizione con altrettante imprese edili, vero che i problemi per umidità o temperatura in certi edifici dell'epoca si fanno sentire ma si possono ancherisolvere, oltretutto lo studio di architetture è specializzato per gli edifici religiosi.......ma quelli sono militari!!!!!

Mattiatr 6 anni fa su tio
Nel 1901, l'austriaco Ludwig Hatschek ottiene il brevetto per l'uso del composto cemento-carta-amianto e battezza la sua invenzione "ETERNIT" dal latino "aeternitas" (= eternità).

volabas 6 anni fa su tio
risposta a rojo22

pillola rossa 6 anni fa su tio
Pare che a Küssnacht ci sia un prete che sa moltiplicare i denari... :-D

volabas 6 anni fa su tio
possibile che con tutti i beni depredati dalla chiesa nel corso dei secoli, su tutto il pianeta, ora non vogliono prendere rischi sul piano finanziario? Forse pero' hanno dilapidato parte delle ricchezze nel coprire o pagare per tutta la storia di pedofilia.Radere tutto al suolo e piantare patate

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a volabas
Quindi fammi capire, il fatto che la chiesa si un'associazione con due millenni di storia e fondi abbastanza considerevoli (comunque inferiori di altre società quali apple che sfrutta bambini per estrarre minerali, ma lì va bene) rende ipocrita voler essere sicuri di avere i fondi necessari? Se la chiesa è tutt'oggi ancora esistente è grazie a una buona dose di furbizia uso della testa, non vedo perché dovrebbe buttarsi a capofitto in un progetto senza le dovute certezze. Altrimenti sarebbe come lo stato italiano che inizia dei lavori e non li finisce mai per mancanza di soldi.

rojo22 6 anni fa su tio
Risposta a volabas
Stabili depredati DALLA Chiesa??? Torna a scuola! Gli stabili li hanno confiscati ALLA Chiesa i vari governi, radicali in primis. Il nome Palazzo delle Orsoline ti dice niente???

volabas 6 anni fa su tio
Risposta a rojo22
studia la storia a cominciare dalla prima crociata del 1096, fino al crack del banco ambrosiano...come credi che è diventata cosi ricca la chiesa, con l'elemosina dei poveracci? te propri gnücc

curzio 6 anni fa su tio
"...Gli ecclesiastici non amano prendere rischi sul piano finanziario...". Quelli che predicano la povertà e l'umiltà...

GI 6 anni fa su tio
strano....studio specializzato nella riqualifica di edifici.....che verranno demoliti.....wow ! ....prezzo CHF 1k al m3.....che toma !

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Vai a vedere il costo della rimozione dell'amianto poi dimmi se è molto.

GI 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
nel XIX secolo e negli anni 20....l'amianto non era ancora noto....
NOTIZIE PIÙ LETTE