Rispetto a ieri si tratta di 963 malati in più. I tamponi positivi sono circa il 15%.
BERNA - I casi di coronavirus in Svizzera sono in aumento costante. Secondo i dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sono ora 17'139, ovvero 963 in più rispetto a ventiquattro ore fa. Almeno 378 persone sono morte. La Svizzera resta tra i Paesi che fa più tamponi al mondo. «Abbiamo eseguito 130'700 test», precisano le autorità. «Circa il 15% di essi sono risultati positivi».
Ieri, parlando della situazione che vive il Paese e delle misure instaurate dal Governo, Alain Berset aveva sottolineato che la popolazione «dovrà saper resistere alla tentazione di uscire con l'arrivo del bel tempo» e che tutti «dovremo essere tenaci nella nostra solidarietà». Un ritorno alla normalità dopo il 19 aprile è infatti «illusorio». Sulle misure la Consigliera federale Karin Keller-Sutter ha invece precisato oggi che Berna non intende introdurre un lockdown completo. «Abbiamo già adottato misure molto restrittive. Con un confinamento totale le conseguenze sociali, psicologiche, economiche e finanziarie sarebbero molto drastiche». Da parte sua il Capo della Divisione malattie trasmissibili dell'UFSP Daniel Koch aveva precisato ieri che l'ondata di casi di coronavirus dovrebbe essere «un ricordo del passato» entro l'inizio dell'estate.
132 morti in Ticino - Ma non siamo ancora là. E la situazione rimane critica in tutto il Paese. Il Ticino resta la regione più colpita con ben 2'195 casi positivi e 132 decessi provocati dal Covid-19. Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 104 nuovi contagi e dodici persone hanno perso la vita a causa del virus. L'incidenza della malattia in Ticino non ha eguali nel resto della Confederazione. Il nostro cantone con 617 casi per centomila abitanti precede infatti Vaud (457.4), Ginevra (443.1) e Basilea Città (394.8).
Ospedalizzazioni e decessi - Negli ospedali svizzeri sono ricoverate 1'769 persone tra 0 e i 101 anni con un'età mediana che si assesta sui 70. I ricoveri concernono uomini per il 61% dei casi. Anche la maggior parte dei decessi riguarda persone di sesso maschile. Gli uomini morti sono infatti 244 (64%), mentre le donne decedute sono 135 (36%). L'età delle vittime varia dai 32 di una paziente ginevrina - che già soffriva di varie gravi patologie - ai 101 anni. L'età mediana dei decessi è di 82.
Ripartizione della malattia - Il rapporto sulla situazione epidemiologia dell'UFSP mostra altri dati che concernono la diffusione del virus. La malattia ha colpito persone tra gli 0 e i 102 anni. L'età mediana è di 53 anni. Il 48% delle persone finora colpite sono uomini, il 52% donne. Gli adulti hanno una maggior predisposizione ad ammalarsi rispetto ai bambini.
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— BAG – OFSP – UFSP (@BAG_OFSP_UFSP) April 1, 2020
01.04 Attualmente, si contano 17139 casi confermati da test di laboratorio, 963 in più rispetto al giorno precedente. https://t.co/gnPJVrJtZi pic.twitter.com/idq19T7iDv