L'Associazione Svizzera Cuba scrive ai parlamentari svizzeri perché facciano pressione «in qualsiasi modo».
BERNA / L'AVANA - Preoccupata per la situazione di Cuba, che si trova ad affrontare l'emergenza coronavirus sotto embargo americano, l'Associazione Svizzera Cuba ha inviato ai membri delle due Camere federali un appello, in cui chiede ai parlamentari svizzeri di fare pressione perché le restrizioni imposte dagli Stati Uniti all'isola caraibica siano allentate. «Nell'attuale situazione di pandemia globale di coronavirus, il blocco impone a Cuba enormi restrizioni, in quanto costituisce l'ostacolo principale per l'acquisizione dei farmaci, delle attrezzature e dei materiali necessari per affrontare la pandemia», denuncia l'associazione nella missiva.
"Svizzera Cuba" fa notare in particolare come le regole dell'embargo rendano difficile, se non impossibile, ricevere apparecchiature mediche che contengano anche solo una parte di componentistica fabbricata negli Stati Uniti. I vincoli sulle transazioni commerciali, poi, rendono «difficili e costose» le operazioni volte a importare forniture mediche. Ostacolate dalla legislazione americana sono anche le donazioni destinate all'isola caraibica, lamenta l'associazione, legislazione che impedisce altresì la cooperazione scientifica, medica e tecnologica con gli Stati Uniti, che sarebbe tanto utile al momento.
«È importante che i leader, le personalità influenti e le persone di buona volontà di tutte le parti del mondo, con ogni mezzo a disposizione e in qualsiasi modo ritengano opportuno, trasmettano questa giusta richiesta umanitaria al Governo, al Congresso, ai media, agli opinionisti e al popolo degli Stati Uniti d'America», conclude l'organizzazione.
Cuba conta oltre 600 contagi da coronavirus confermati e lamenta finora almeno 18 decessi.