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SVIZZERAUn consorzio svizzero per le mascherine: ecco ReMask

23.04.20 - 10:10
Per affrontare la questione della fornitura è stato lanciato un progetto nazionale.
Keystone
Fonte ats
Un consorzio svizzero per le mascherine: ecco ReMask
Per affrontare la questione della fornitura è stato lanciato un progetto nazionale.
Gli obiettivi sono essenzialmente tre: il riutilizzo di quelle esistenti, la produzione di materiale efficace e lo sviluppo di mascherine alternative con nuove proprietà.

BERNA - Per affrontare la questione della fornitura di mascherine, il laboratorio federale dei materiali Empa, con sede a Dübendorf (ZH), i politecnici di Losanna e Zurigo e il laboratorio di Spiez (BE), coadiuvati da una serie di attori del settore sanitario e industriale, hanno lanciato il progetto ReMask. Obiettivi: riutilizzo di quelle esistenti, produzione nazionale di materiale efficace e sviluppo di mascherine alternative con nuove proprietà.

Il gruppo di esperti della Task Force Covid-19 ha emesso una serie di raccomandazioni sui requisiti minimi di qualità per le mascherine destinate al grande pubblico, ricorda l'Empa in un comunicato. Nei suoi laboratori sono già stati avviati progetti di ricerca per superare gli ostacoli a breve termine e svilupparne di riutilizzabili.

Per quanto riguarda lo sviluppo e la produzione di nuovi dispositivi e componenti, il consorzio punta a disporre strati aggiuntivi all'interno e all'esterno delle mascherine convenzionali che ne migliorino la durata e la funzionalità.

Al progetto ReMask partecipano anche l'Ospedale universitario di Zurigo, l'Inselspital di Berna, il Centre Hospitalier Universitaire Vaudois (CHUV) di Losanna, l'Ospedale universitario di Ginevra (HUG), oltre a 200 aziende dell'Associazione svizzera dell'industria tessile.

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