Siamo il secondo Paese dell'OCSE nel rapporto fra spese sanitarie e PIL, il primo in Europa
NEUCHÂTEL - Nel 2018 in Svizzera le spese del sistema sanitario sono ammontate a 81,9 miliardi di franchi, una crescita del 2,8% in confronto all'anno precedente. Il rapporto fra questi costi e il prodotto interno lordo (PIL) è rimasto stabile all'11,9%, quota che colloca la Confederazione al secondo posto fra le nazioni dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
In base ai nuovi dati raccolti dall'Ufficio federale di statistica (UST), l'incremento su dodici mesi è stato inferiore alla media quinquennale (3,4%). Considerando i 36 membri dell'OCSE, la Svizzera è il primo Paese europeo per spese sanitarie rispetto al PIL, superata solo dagli Stati Uniti (16,9%). Nei piani alti della classifica anche Germania, Francia (appaiate all'11,2%) e Svezia (11,0%).
Circa i due terzi dei 2,2 miliardi di spese supplementari registrate nel 2018 scaturiscono dall'aumento degli oneri per studi medici, ospedali e stabilimenti medico-sociali, indica una nota odierna. In generale, emerge un quadro vario per le singole categorie di prestazioni.
Un tasso di crescita inferiore alla media si osserva per i trattamenti curativi stazionari (+1,0%), l'amministrazione (+2,4%) e le cure di lungodegenza (+2,8%). L'opposto vale invece per servizi sussidiari come analisi di laboratorio e salvataggi (+7,9%), la riabilitazione (+5,5%) e le cure ambulatoriali (+4,2%).
Facendo il calcolo per abitante, nel 2018 per la sanità in Svizzera sono stati spesi 802 franchi al mese pro capite, vale a dire 16 franchi in più del 2017. Il cambiamento riguarda principalmente costi assunti dalle economie domestiche (+14 franchi) come prestazioni per case anziani, trattamenti dentistici nonché partecipazioni ai costi per l'assicurazione malattia.
Per la prima volta, sottolinea l'UST, è stata presa in considerazione una nuova fonte, ossia la rilevazione dei dati strutturali degli studi medici e dei centri ambulatoriali (MAS). È stato effettuato un conteggio a posteriori per gli anni fino al 2016, in modo da evitare un'interruzione delle serie temporali, viene precisato nel comunicato.
Per l'anno di confronto 2017, l'ultimo per il quale sono disponibili dati calcolati secondo il vecchio metodo, la differenza del volume degli studi medici si è attestata a -3,1 miliardi di franchi.