Molti medici notificano i casi di Covid-19 via fax. L’UFSP è costretto a riportarli manualmente, con qualche errore
BERNA - Tra le vittime del coronavirus in Svizzera c’è anche una bimba? Se lo sono chiesti, sabato, nella redazione del Tages Anzeiger, guardando le statistiche giornaliere fornite dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Ma si è presto scoperto che si trattava di un errore. In realtà, la defunta era una donna di 109 anni. «Quando abbiamo registrato il caso, abbiamo accidentalmente riportato il 2011 come anno di nascita, anziché il 1911», hanno spiegato dall’ufficio.
E non si tratta dell’unico errore di registrazione. La morte di un 27enne è stata conteggiata nelle statistiche dell’UFSP per diverse settimane. Si trattava dell’unica vittima di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Ma si è scoperto che l’uomo in realtà è deceduto a 87 anni. Il medico responsabile aveva erroneamente indicato il 1992 anziché il 1932.
Ma perché questi errori? Il problema sembra essere la tecnologia. Fino a metà marzo i medici dovevano segnalare i casi di Covid-19 all’UFSP tramite fax. A Berna venivano poi ripresi manualmente e inseriti nel sistema. Nonostante da quel momento sia a disposizione una soluzione elettronica, «la stragrande maggioranza dei medici continua ad affidarsi al fax», fa sapere l’UFSP.
Il perché, a Berna, resta un mistero. La stragrande maggioranza dei professionisti ha infatti la possibilità di accedere al modulo elettronico. Ma una possibile risposta arriva dal presidente dell’associazione professionale dei medici svizzeri FMH, Jürg Schlup. L’UFSP non avrebbe messo a disposizione un modulo di registrazione che può essere compilato direttamente online, ma andrebbe prima richiesto per e-mail. Le linee guida di Berna, comunque, prevedono che una volta spedita la mail, si riceva immediatamente il link al formulario se l’indirizzo del mittente è collegato a un’identità HIN (Health Info Net, azienda di servizi di medici che si è specializzata nello scambio di informazioni in sicurezza e conformemente alle norme sulla protezione dei dati nell'ambito del servizio sanitario).