Nessna manifestazione per la prima volta da 130 anni, ma interviste e dibattiti su internet.
In Ticino il tema centrale sarà la sicurezza sul e del lavoro.
BERNA - Per la prima volta da 130 anni, a causa dell'epidemia di coronavirus, il Primo maggio non ci saranno manifestazioni per la Festa del lavoro. I sindacati si affidano così a internet: in particolare alle 13.00 ci sarà una trasmissione in diretta dal Volkshaus di Zurigo.
Sono previsti interviste con persone sul posto, testimonianze di personalità svizzere ed estere così come collegamenti da aziende e da eventi, annuncia oggi l'Unione sindacale svizzera (USS). Prenderanno la parola tra gli altri la presidente dell'Unia Vania Alleva, la presidente dei Verdi Regula Rytz, il vicepresidente del partito di governo tedesco SPD Kevin Kühnert, l'esponente della formazione politica tedesca Die Linke Gregor Gysi nonché i cabarettisti Patti Basler e Philippe Kuhn.
Inoltre sparsi sull'arco di tutta la giornata si terrà una quindicina di dibattiti online su temi d'attualità riguardanti il Primo maggio, dalla situazione dei corrieri a quella della custodia dei bambini ai tempi dell'epidemia di coronavirus e le sue conseguenze sulla parità uomo/donna. In programma anche messaggi video degli oratori attesi nella cinquantina di manifestazioni ormai annullate.
I tradizionali nastri del Primo Maggio da appuntare ai colletti saranno sostituiti quest'anno da manifesti per i balconi con la scritta "Solidarietà ora più che mai".
In Ticino sicurezza sul e del lavoro - Da parte sua la sezione Ticino e Moesa dell'USS ha scelto lo slogan "Sicurezza sul lavoro, sicurezza del lavoro". La sicurezza sul lavoro è centrale sempre, ma in questo momento ancora di più, viene affermato.
A partire dalle 10.30, sul sito www.uss-ti.ch, sulla pagina Facebook dell'USS-Ti e su quelle delle Federazioni sindacali ticinesi verranno pubblicati numerosi brevi video autoprodotti da lavoratrici e lavoratori, e da scrittrici, scrittori, poeti e musicisti tra cui Alberto Nessi, Doris Femminis, Fabio Pusterla, Ginevra Di Marco, Lavinia Mancusi, Rossana Taddei e Leo Leoni.