Solitamente ci vogliono nove mesi, questa volta sono stati impiegati pochi giorni
BERNA - «L’allestimento di un nuovo orario dura normalmente il tempo di una gravidanza. Complice il coronavirus i 60 addetti alla pianificazione di AutoPostale si sono tuttavia trovati a doverne realizzare quasi dal nulla e, in poche settimane, varie nuove versioni. E ci sono riusciti».
Così AutoPostale annuncia la «titanica impresa» di adeguare l'orario alle misure prese per contrastare il coronavirus e alla creazione delle fasi intermedie in vista dell'11 maggio. Marc-Andri Leuthold, responsabile della pianificazione e nell’emergenza coronavirus, funge in tutto il settore dei trasporti pubblici da consulente e intermediario nell’allestimento dell’orario. «Cosa fosse un gestore del sistema lo sapevamo già, ma è la prima volta che abbiamo assunto concretamente questa funzione».
«L’impresa più ardua è mettere successivamente a punto l’offerta» afferma Leuthold. Ed è qui che entra in gioco l’addetto alla pianificazione. Come si articola la giornata di un veicolo e come quella di un conducente? Quando e dove vengono effettuate le pause? Quanti veicoli ci vogliono per assorbire l’atteso afflusso di passeggeri? Quest'anno la pandemia ha creato ulteriori difficoltà e un aggravio di lavoro risolto a tempi record: la pianificazione è avvenuta in pochi giorni invece che nei consueti nove mesi. «Una prima assoluta che è riuscita solo lavorando 24 ore su 24».