Un giovane vacanziero è stato bloccato all'aeroporto di Sofia perché il suo passaporto era scaduto da due settimane.
Il ragazzo ha passato quasi due giorni in una cella lurida prima di essere rispedito in Svizzera: «I funzionari mi hanno trattato come un parassita».
SOFIA - Sognava la spiaggia, il sole e il mare della Grecia. Ma si è ritrovato imprigionato in una cella dell'aeroporto di Sofia. Vacanze da incubo quelle (non) vissute da un 18enne svizzero che, in compagnia di sei amici, aveva programmato un soggiorno in una casa sul mare ad Atene per festeggiare la maturità appena raggiunta.
Falsa informazione - Tutto inizia il giorno della partenza - un venerdì pomeriggio di fine giugno - quando il giovane si accorge che il suo passaporto è scaduto da due settimane. Ma il ragazzo non si preoccupa troppo siccome al banco della compagnia aerea bulgara gli assicurano che avrebbe potuto imbarcarsi senza problema. Tutto bene? Non proprio. Perché le informazioni si rivelano false e allo scalo a Sofia i doganieri bulgari gli impediscono di continuare il viaggio in Grecia.
«Trattato come un parassita» - Il 18enne viene separato dai suoi amici, che si imbarcano per il volo diretto ad Atene, e dopo aver trascorso quattro ore nell'ufficio dei controlli doganali, viene trasportato nella cella dell'aeroporto. Una cella che non si presentava benissimo con un materasso lurido. «La stanza era molto sporca», racconta il giovane a 20 Minuten. «I funzionari mi hanno trattato come un parassita».
Quaranta ore in cella - Nel frattempo il padre del giovane - informato della situazione dagli amici - ha contattato il DFAE. Ma ci sono volute più di quaranta ore prima che il ragazzo potesse lasciare Sofia a bordo di un velivolo diretto nel nostro Paese. «L'incertezza è stata la cosa più tremenda da affrontare. Solo nella notte tra venerdì e sabato ho scoperto che avrei potuto tornare a Zurigo».
L'agognata vacanza - Dopo aver passato un'altra notte dietro le sbarre, l'odissea finisce. Il giovane atterra a Zurigo, dove prende subito un altro volo (stavolta per Francoforte) e infine raggiunge la tanto agognata Atene. Sempre, però, senza un passaporto valido. «L'ufficio per ottenere un passaporto provvisorio all'aeroporto di Zurigo era chiuso». Ma il ragazzo, a ogni modo, sembra aver imparato la lezione: «Prima di viaggiare in futuro controllerò con cura i miei documenti di viaggio».
Può capitare - Secondo un portavoce del Dipartimento degli Affari Esteri capita spesso che un cittadino svizzero non possa entrare in un Paese o continuare un viaggio a causa di un passaporto scaduto. «In alcuni casi, l'interessato può essere trattenuto dalle autorità competenti fino a quando non si imbarca su un volo per il suo Paese di origine».