L'esame verrà utilizzato nel programma Corona Immunitas che dovrà stimare l'immunità della popolazione svizzera.
Gli sviluppatori: «La nostra tecnologia ha una sensibilità superiore del 15-30%, consentendo di rilevare gli anticorpi contro il SARS-CoV-2 molto tempo dopo l'infezione, anche in persone con pochi o nessun sintomo».
LOSANNA - Il test sierologico SARS-CoV-2 sviluppato al Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) è stato scelto per effettuare studi sul grado di immunità della popolazione in Svizzera, ha dichiarato oggi l'istituto di Losanna. Per ottenere dati coerenti e paragonabili a livello nazionale è necessario l'utilizzo di un unico esame sierologico.
Il test verrà utilizzato nell'ambito del programma Corona Immunitas che dovrà coordinare più di 20 studi destinati a stimare il numero di persone già infettate dal SARS-CoV-2 in Svizzera. In questo modo sarà possibile fornire un'indicazione del livello di immunità della popolazione.
Il CHUV aveva annunciato a metà giugno lo sviluppo di un nuovo test sierologico SARS-CoV-2 in collaborazione con il Politecnico federale di Losanna (EPFL) e l'Istituto svizzero di ricerca sui vaccini. «Rispetto ad altri test disponibili in commercio, la tecnologia sviluppata al CHUV ha una sensibilità superiore del 15-30%, consentendo di rilevare gli anticorpi contro il SARS-CoV-2 molto tempo dopo l'infezione, anche in persone con pochi o nessun sintomo», precisava il comunicato stampa.
Il Dipartimento d'Immunologia e Allergia del CHUV, diretto da Giuseppe Pantaleo, ha sviluppato il test utilizzando la tecnologia «Luminex ("multiplex") e la proteina S in una conformazione trimerica, molto simile a quella che si trova naturalmente nel coronavirus».