L'autorità per l'aviazione olandese è stata incaricata d'indagare sull'incidente e su eventuali manchevolezze dell'UFAC.
BERNA - La Confederazione vuole far luce sulle critiche mosse all'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) dopo l'incidente aereo dello Ju-52 precipitato nel 2018 nei Grigioni, con un bilancio di 20 morti. Per farlo ha affidato il compito d'indagare all'NLR, l'istituto nazionale olandese competente per l'aerospazio.
La decisione è stata presa sulla base delle critiche mosse ai funzionari bernesi da parte del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) nel rapporto - non ancora pubblicato - sull'incidente, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce del Dipartimento federale dei trasporti (DATEC), confermando una notizia pubblicata della SonntagsZeitung.
L'indagine dovrà riguardare anche aspetti sistemici della sorveglianza che vanno oltre il caso concreto, ha aggiunto l'addetto stampa. Il risultato dell'inchiesta è atteso per la primavera del 2021.
Il DATEC non ha voluto prendere posizione sulle critiche mosse all'UFAC, non volendo anticipare le conclusioni del rapporto SISI, la cui bozza è attualmente in fase di consultazione. La pubblicazione del questo documento è prevista nel mese di ottobre.
Il 4 agosto 2018 un vecchio trimotore Ju-52 si era schiantato al suolo presso il Piz Segnas, sopra Flims (GR). Tutti gli occupanti del velivolo, tre membri dell'equipaggio e 17 passeggeri, avevano perso la vita. L'apparecchio era uno Ju-52 del 1939 - modello noto con il nome di "Tante Ju" (Zia Ju) - immatricolato HB-HOT. L'aereo era decollato dall'aerodromo di Locarno-Magadino ed era diretto a Dübendorf (ZH).