Le ragazze lo ottengono più facilmente dei loro coetanei maschi
I punti vendita con la percentuale minore sono i distributori di benzina, il tasso di infrazione più alto è nelle feste e manifestazioni, come pure nei bar e pub
BERNA - I minorenni continuano ad avere la possibilità di accedere illegalmente a bevande alcoliche anche se ciò si verifica sempre meno: è quanto risulta da una valutazione di Dipendenze Svizzera, effettuata su oltre 6500 acquisti-test, secondo la quale l'anno scorso il 20,3% dei tentativi di acquisto di alcolici da parte dei minori ha avuto successo. Ciò corrisponde a una diminuzione di 10 punti percentuali rispetto al 2016.
Nell'81,7% dei casi il personale di vendita o di servizio ha effettuato un controllo dell'età (verbalmente e/o tramite un controllo d'identità). I ragazzi che hanno effettuato gli acquisti in gruppo sono stati controllati più spesso rispetto ai gruppi di ragazze. Le giovani che si sono recate da sole a comprare alcolici li hanno d'altra parte ottenuti più spesso dei ragazzi, sottolinea Dipendenze Svizzera in un comunicato odierno.
Nell'analisi si evidenziano anche differenze tra i tipi di punti vendita. I negozi dei distributori di benzina registrano il miglior risultato con un po' più del 10% delle vendite illegali. Seguono i ristoranti/caffè, le catene di negozi e i grandi distributori (circa il 20%). Il tasso di infrazione è più elevato in feste e manifestazioni come anche nei bar e pub (oltre il 30%).
Nonostante il calo, il numero di vendite illegali di alcolici è "ancora molto alto", sottolinea Dipendenze Svizzera che chiede un maggiore sostegno per il personale di vendita. L'organizzazione l'anno scorso aveva rilevato che i minorenni riescono ad acquistare alcolici quando il personale è sotto pressione per la grande affluenza di persone o per timore di perdere la clientela a vantaggio della concorrenza.
Essa chiede l'introduzione di corsi di formazione a livello nazionale per imparare a gestire tali situazioni, ma anche l'introduzione di «dispositivi tecnici che hanno dimostrato la loro validità in altri settori», indica Dipendenze Svizzera.
Tra i mezzi citati vi sono lettori di carte d'identità che indicano immediatamente se una persona può acquistare alcolici o la fornitura di braccialetti di diversi colori a seconda dell'età.
Responsabilità aziendale
Al di là di queste misure, Dipendenze Svizzera ritiene che la responsabilità delle vendite illegali di alcolici non debba essere attribuita esclusivamente al personale di vendita. La corresponsabilità dell'azienda dovrebbe essere sancita dalla legge sull'alcol. Discussioni a tal fine saranno presto avviate in Parlamento.
Dipendenze Svizzera ha effettuato l'anno scorso 6534 acquisti di prova su incarico dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD). I dati sono stati messi a disposizione da 21 organizzazioni - Comuni, servizi cantonali, aziende, associazioni o enti specializzati - per la valutazione.